Registrati

User Registration

This site is protected by reCAPTCHA and the Google
Privacy Policy and Terms of Service apply.

Il cammino di San Francesco

Questa tappa è sponsorizzata da

Emilia_romagna

Pillole di viaggio:
Giorni 2/3
Quando partire: da Maggio a Ottobre
Moto consigliate: tutte
Consigliata per: Natura, Paesaggio, Storia, Cultura

San Francesco,la sua storia, le vie e i sentieri che lo portarono ad attraversare la Romagna. Tra curve e tornanti inseguiamo la sua storia di sacrificio e dedizione.

Francesco e la città di Rimini

E’ davanti alla magnificenza del Tempio malatestiano che comincia il nostro viaggio sulle orme di San Francesco che a Rimini, nel suo incessante peregrinare per portare la parola di fede, fu probabilmente di casa.

san francesco_rimini
Rimini – il Tempio Malatestiano

Sotto la preziosità delle forme e dei marmi di uno dei capolavori del Rinascimento si cela infatti l’antica chiesa dedicata al Santo d’Assisi, le cui strutture originarie ancora si intravvedono specie quando lo sguardo incontra le forme gotiche delle finestre. 

Diversi sono i segni nel riminese dedicati all’insegnamento di Francesco, ma tra questi eccelle sicuramente il Convento delle Grazie a Covignano che, seppur dedicato al culto mariano, è da sempre retto dai Frati minori impegnati dalla fine del ‘300 nel conservare la preziosità del luogo a cui si giunge, risalendo il colle, lungo una via crucis tra le più antiche al mondo.

Prime tappe di un santo

Lasciando dunque il centro città è verso questo luogo che domina dall’alto Rimini che ci dirigiamo prima di puntare dritti a Verucchio, uno dei luoghi topici legati alla vita del santo.

Lungo la strada è possibile incontrare un altro luogo minore e ancor meno conosciuto che la tradizione vuole legato a Francesco. E’ una modesta abitazione che si trova sulla via Marecchiese alla fine di un lungo viale di cipressi dove San Francesco, durante il tragitto da San Leo a Rimini, si fermò una notte presso la modesta abitazione della famiglia Leonardi. 

san francesco_verucchio

Ma è pochi km più avanti, ai piedi della rupe di Verucchio, che la presenza del santo si fa più sicura, certa e importante.

Nel luogo che l’ospitò dandogli riparo e pace, dai primi anni del ‘200 prese vita il convento che dalla primitiva capanna di frasche e fango, costruita dal santo nel cuore del bosco per pregare, si è trasformato in luogo splendido di pace e bellezza.

Un testimone silenzioso

Della sua presenza poi rimane un segno reale e tangibile, un cipresso maestoso, alto più di 25 metri, coi suoi 800 anni tra i più antichi e, seppur con più di un acciacco, longevi d’Italia che la tradizione vuole nato dal “bordone” (ovvero il bastone col manico ricurvo usato dai pellegrini) che aveva sostenuto Francesco durante il cammino verso San Leo.

Ed è qui che, lasciando alle spalle le testimonianze di bellezza ancora conservate nel convento più antico dell’Emilia Romagna, anche noi proseguiamo, non prima però di aver sostato almeno un attimo davanti alle fonti termali di San Francesco che incontriamo nella risalita verso Verucchio.

san francesco_verucchio
Verucchio

La via verso San Leo

Giunti all’altezza del ponte di Santa Maria Maddalena sicuramente Francesco e compagni risalirono lungo il sentiero oggi sterrato che si innalza diretto verso la città leontina.

Una strada troppo impegnativa per la moto ma che porta alle porte di un altro luogo sacro legato alla presenza del santo, quel convento di Sant’Igne che ancor oggi, circondato dai prati, si nasconde tra la tranquillità bosco.

san francesco_sant'igne
Convento di Sant’Igne

Raggiungiamo Sant’Igne prima e San Leo poi proseguendo sulla Marecchiese fino a Secchiano per poi deviare attraversando il ponte che all’altezza del paese sorvola le acque del Marecchia.

Il convento di sant’Igne

La tradizione anche in questa occasione vuole che il nome del convento, Sant’Igne, derivi dall’apparizione miracolosa del “sacro fuoco” (ignis, fuoco) che indicò a San Francesco il sentiero che conduceva al Monte Feretrio.

san francesco_san leo
San Leo

Fu a San Leo infatti che l’8 maggio 1213 incontrò, durante una festa per l’investitura a cavaliere del figlio di Bonconte da Montefeltro, il Conte Orlando de’ Cattani, signore di Rocca di Chiusi nel Casentino, il quale, affascinato dalla predica di Francesco, volle offrirgli in dono il monte della Verna, il luogo cioè che ebbe un ruolo centrale nell’opera di evangelizzazione del santo ma anche nel suo percorso di fede.

Un incontro fondamentale quindi che una targa affissa all’ingresso del Palazzo dei Conti Nardini al centro della piazza di San Leo ricorda, così come lo ricorda ufficialmente la figura di San Francesco d’Assisi, presente nel Gonfalone del Comune nell’atto di predicare sotto un olmo.

san francesco_verso la Verna

In moto verso la Verna

La Verna è quindi la meta verso cui ora puntiamo discendendo nuovamente verso il fiume per poi innalzarci lungo i tornanti che ci portano a Perticara prima e Sant’Agata Feltria poi che raggiungiamo attraverso la bella strada di crinale che divide la valle del Marecchia da quella del Savio.

san francesco_verso sant'agata

Sant’Agata Feltria, dominata dalla bellissima Rocca Fregoso disegnata da Francesco di Giorgio Martini, è anche uno dei principali luoghi francescani del Montefeltro.

E’ all’ingresso del borgo infatti che si trovano il convento dei Cappuccini e il monastero delle Clarisse che la tradizione vorrebbe legati al passaggio del santo.

E’ ora di abbandonare i percorsi più noti per cercarne di secondari e ameni come quelli che probabilmente Francesco e i suoi compagni percorsero, abbandonando semmai vi fosse mai stata – l’idea di una “verità storica” in quanto, come per tutta la vita di Francesco, la narrazione tramandata fino a noi è un mix di storia e leggenda spesso legata alla tradizione. 

Si attraversano le Balze

Puntiamo quindi verso Balze risalendo da Sant’Agata Feltria verso il Monte San Benedetto per poi puntare a Pereto e Palazzo, due piccoli borghi dispersi nell’Appennino.Da qui la strada perde l’asfalto per diventare bianca mentre si inoltra tra luoghi sconosciuti.

san francesco_sterrata

Ogni tanto una croce o una tabella del Cammino ci rincuora sulla giustezza del tragitto che torna alla normalità dopo una ventina di km solo quando ormai siamo in prossimità di Balze.

Il santuario de la Verna

Per proseguire il nostro viaggio verso il monte di La Verna e il suo santuario scegliamo di puntare verso Pratieghi per poi, all’altezza di Caprile, svoltare sulla nuova Sestinese e ridiscendere verso Pieve Santo Stefano.

Sono gli ultimi chilometri per giungere alla meta, ma sono lontane le emozioni da quelli appena percorsi in totale solitudine dentro la natura. Appollaiato su uno spuntone di roccia ricoperto da una monumentale foresta di faggi e abeti il santuario della Verna, visibile da tutto il Casentino, si trova sull’Appennino Toscano.

san francesco_santuario de la verna
Santuario de La verna

Sopra la roccia e avvolto dalla foresta si trova il grande complesso del santuario che dentro la sua massiccia ed articolata architettura custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia.

Nonostante il ruolo di attrazione che ha per migliaia di turisti, credenti o meno che siano, il santuario de La Verna ha saputo mantenere e trasmettere un’atmosfera unica, una commistione fra misticismo e natura, fra pensiero e materia, che questi luoghi sanno raccontare accogliendo con la forza del proprio fascino il visitatore così come avevano accolto Francesco che qui, nel 1224, ebbe in dono le stimmate.

La visita al santuario rafforza poi l’idea e la sensazione di naturalezza, il sentimento di vicinanza a dio ma anche alla natura che San Francesco, col proprio esempio, ha predicato per tutta la sua esistenza.

Il sole e il fuoco sono suoi «fratelli», la terra è la «madre» che nutre e che si prende cura degli uomini con i suoi frutti e le sue erbe. Un amore che il Cantico delle creature trasforma in poesia per trasmettere all’uomo un sentimento e una visione diversa del creato.

Da La Verna a Sansepolcro

Ma i luoghi sono magnifici, capaci di trasmettere emozioni magari provenienti da lontano come quando, imboccando la via del ritorno, decidiamo di imboccare un altro dei “cammini” legati al peregrinare di Francesco e puntare verso la Caprese che, a non più di 10 km, diede i natali a Michelangelo.

Ma anche la vicina Anghiari, legata per fama a un’opera misteriosa (e forse probabilmente mai esistita) di Leonardo da’ Vinci, e Sansepolcro, il borgo natale di Piero della Francesca che qui e in questo territorio ha lasciato quelle opere che hanno segnato la storia stessa della pittura oggi raccolte nel museo della città.

san francesco_sansepolcro
Museo di Sansepolcro

Un concentrato di arte, bellezza, spiritualità che ben pochi luoghi hanno. Giungiamo quindi a Sansepolcro attraverso strade e stradine secondarie che fiancheggiando il colle si aprono al piacere della vista sulla Valtiberina.

Bocca Trabaria e il Metauro

L’attrazione dei tornanti di Bocca Trabaria vince su quella delle curve che ci porterebbero a Passo di Viamaggio, ed è attraverso questo godimento unico che giungiamo a Borgo Pace, dove i torrenti Meta e Auro, nell’abbracciarne il borgo storico, si uniscono in quello che, fino a Fano, diverrà il Metauro.

san francesco_bocca trabaria
Bocca Trabaria

Sono tratti degli itinerari dei cammini di Francesco in Toscana ciascuno dei quali racconta un pezzo della vita del Poverello di Assisi come quello che stiamo percorrendo che, attraverso le montagne di Badia Tedalda e Sestino, attraversa la riserva naturale del Sasso di Simone per condurci poi oltre i confini della Toscana nuovamente fino alla rocca di San Leo.

E’ una stradina in gran parte bianca quella che da Borgo Pace che ci porta verso Sestino avvicinandoci alla meta attraversando la magia del parco che circonda i profili dei Sassi di Simone e Simoncello per giungere a Carpegna, Villagrande e infine nuovamente a San Leo.

san francesco_strade bianche

Un godimento puro per chi ama la moto non solo per le sensazioni che essa sa dare, ma che ne sfrutta le potenzialità per immergersi nei luoghi, nelle storie e nella bellezza, proprio come cerchiamo di fare noi coi nostri viaggi.

Per scaricare il tracciato GPX devi essere un utente registrato.

Informazioni per il viaggio

Rimini- Luogo di arrivo: Rimini - Continente: Europa - Paese attraversato: Italia

Dettagli percorso

Luoghi e punti di interesse: Rimini, il Tempio Malatestiano - Verucchio, San leo, la rocca - Santuario de La Verna - Sansepolcro, il museo

Note particolari

Strade provinciali secondarie - alcune strade bianche - Difficoltà: nessuna

Km Percorsi

356.83

Le altre tappe del percorso

La trafila di Garibaldi
Una storia di coraggio e di passione che attraversa le vallate della Romagna. La Trafila di Garibaldi parla di libertà ma parla anche del coraggio delle genti della Romagna. La trafila di Garibaldi Il nostro viaggio inizia da qui,…
il cammino di dante
La vita di un grande poeta. Il cammino di dante – E’ la notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321 quando Dante muore a Ravenna, probabilmente per aver contratto la malaria a seguito di un viaggio…
valmarecchia_san_leo
Da Rimini in moto – primi passi in valle Una terra antica quella su cui scorre la valle del Marecchia che oltre a eserciti, santi e commerci ha visto passare lungo questa valle anche personaggi come Piero della Francesca,…
© 2021 Moto e Viaggi powered by Segnali digitali. All Rights Reserved.