Chi vuole farsi una panoramica?
Marche in moto. Uno degli itinerari più suggestivi della motorvalley romagnola e marchigiana.Da Tavullia passando per Gradara
Si parte da Rimini salendo poi verso San Giovanni in Marignano, attraversando la statale adriatica per svoltare prima di Cattolica. Stiamo per inoltrarci nel regno di Valentino e prima di lui della famiglia Malatesta e questo è indice di strade perfette per i motori ma anche ricche di storia e di paesaggi incantevoli.
Da San Giovanni in Marignano svoltiamo, direzione Urbino per Tavullia, attraversando territori che oggi come nell’antichità coltivavano il grano consentendo ai signori del luogo di prosperare e arricchirsi.
Tavullia ci accoglie vestita di giallo, il colore di Valentino che qui è nato e ancor oggi risiede quando la sua attività glielo permette .
E’ un paese di circa 7500 abitanti di origine medievale, teatro di scontri violenti tra la famiglia dei Malatesta e quella dei Montefeltro; oggi a scontrarsi, invece, sono i grandi campioni del motociclismo quando vengono a trovarlo al ranch.
Svoltiamo all’incrocio verso Gradara per fermarci ad ammirare la pista del Ranch dall’alto……… Sarebbe bello fare un giretto!!!

Gradara e il suo castello
Per il momento ci godiamo la valle verso Gradara che è a dir poco stupenda, da lontano scorgiamo il castello che lega il suo nome a quello degli amanti più famosi della storia, Paolo e Francesca, resi immortali da Dante nella “Commedia”.

Qui tra questa valli, tra la Romagna e le Marche, tutto si sovrappone; un minuto prima sei concentrato sui tornanti e il minuto dopo stai ammirando una Rocca medievale o un castello come quello di Gradara che conserva intatta la sua mole restituendo a noi la grandezza del suo tempo e dei personaggi che lo hanno abitato.
Si guida verso la costa adriatica
Iniziamo la discesa verso Cattolica, “La Regina” che oltre ad essere località turistica ospita anche così come Bellaria un’importante flotta peschereccia ed un porto collegato ad una darsena molto carino. Subito aldilà del Tavollo, il torrente che separa Cattolica da Gabicce e di fatto la Romagna dalle Marche, inizia finalmente la Panoramica.

Ecco la panoramica
La panoramica si potrebbe affrontare in due modi; il primo con il gas a manetta, curva dopo curva, salita dopo discesa, tornante dopo tornante con una fermata a Fiorenzuola di Focara.
Il secondo tranquillamente ammirando il paesaggio che si alterna tra l’azzurro del mare sotto di voi e i dolci e verdi declivi delle nostre vallate oltre che le varie fortezze che i Malatesta avevano collocato a difesa dell’Adriatico che incontrerete lungo il percorso.

Noi preferiamo la prima opzione ma solo perchè siamo del posto e conosciamo questo percorso alla perfezione e così, anche questa volta, imboccata la via che porta verso Gabicce monte,superata la Baia degli Angeli o Baia Imperiale ( famosa discoteca degli anni 70 e 80 ),apriamo il gas quanto basta per divertirsi e poi giu’ tutto d’un fiato verso Pesaro.
Una visitina a Pesaro
Dopo 20/25 minuti di assoluta passione eccoci alla vista del porto di Pesaro. Scendiamo verso la città marchigiana capoluogo con Urbino della provincia centro rinascimentale che ospita diversi monumenti che raccontano una lunga storia a partire dall’età del ferro.
Dal 1285 al 1445 fu governata dai Malatesta e questo ce la fa apparire simpatica tenendo sempre conto dell’antagonismo e dell’antipatia virale che corre tra romagnoli e marchigiani .
Si rientra sulla panoraica
Una passeggiata per il centro città per rientrare poi nuovamente dalla panoramica.
Al ritorno cambia tutto ed ecco allora che si guida con un’andatura da crociera godendo del paesaggio, delle fortezze che si aprono sul mare azzurro e della bellezza di una natura che ci circonda.
Pit stop a Fiorenzuola di Focara che sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sull’Adriatico, circondata dal giallo delle ginestre che da Pesaro t’accompagnano lungo tutta la strada. Puoi visitare un borgo ben conservato e, se hai voglia, scendere verso il mare attraverso un percorso a gradini che costeggia la montagna.
Giro del borgo in moto a Casteldimezzo per riprendere poi la statale di corsa verso casa.