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MARCHE IN MOTO UNA GIORNATA LUNGO IL TORRENTE AURO

Questa tappa è sponsorizzata da

Itinerari nell’entroterra riminese

Mentre il termometro impazza sulla Riviera, ci sono tanti posti nell’entroterra romagnolo o marchigiano dove passare una piacevole giornata a mollo nelle acque di un fiume. I più conosciuti sono lungo il Marecchia, Ponte Santa Maria Maddalena – ma è solo uno dei tanti –  è uno dei posti maggiormente frequentati dai riminesi,noi, come al solito amiamo la ‘quasi’ solitudine e, in sella alla nostra moto attraverseremo tre confini per arrivare là dove intendiamo passare la giornata: il torrente Auro. 
Questo itinerario attraversa strade non proprio adatte a moto da strada, mentre per tutti gli altri sarà un’esperienza insolita.  Attraverseremo luoghi disabitati e incontaminati dal punto di vista naturalistico dove la presenza dell’uomo appare superflua e permette alla natura di mantenere il suo cicloimmutato nel tempo.

Partenza da Rimini

Per raggiungere il torrente Auro saliamo da Rimini verso Ponte Messa e Ponte Presale lungo l’antica via ‘Aretina’, l’antica strada che ancora oggi, come allora attraversa le valli romagnole diretta in Toscana e che in parte abbiamo già raccontato in un precedente post (Passo di Viamaggio ). Sentieri antichissimi tracciati da popolazioni oggi scomparse che scendevano verso il mare per vendere o acquistare merci oppure in viaggio verso mondi sconosciuti o ancora per muovere guerre verso il vicino nemico, insomma una strada che ancora oggi racconta una storia; la storia delle genti di Romagna.

Pausa caffè a Novafeltria. Siamo nel centro della Valmarecchia e questa piccola cittadina la domina. Centro agricolo e commerciale è teatro di grandi fiere e fa risalire il suo primo nucleo urbano all’anno mille circa.

MARCHE IN MOTO UNA GIORNATA LUNGO IL TORRENTE AURO

Ponte Messa e il buon pane di una volta

Non smetterò mai di meravigliarmi per la bellezza che si apre davanti a noi risalendo la Marecchiese verso il passo di Viamaggio e rimango ancora meravigliata dalle rocche e i manieri che appaiono e scompaiono sulle colline e sui picchi che ci circondano. Ma una tappa prima della poesia ci attende a Ponte Messa dove ci fermiamo al forno lungo la strada, all’altezza del bivio per Pennabilli, per comprare il pane.

E’ un pane dal sapore semplice e antico. E’ d’uso oramai che i motociclisti o anche i riminesi in generale si fermino a comprarlo assieme ai maritozzi, oltrecchè alla buonissima spianata. La ricetta è semplice e il segreto probabilmente sta nell’acqua o nella farina del vicino mulino ad acqua Ronchi, fatto sta che il sapore di questo pane è unico come uniche sono le due vecchiette che te lo vendono.

Dopo aver gustato i famosi maritozzi al gusto di anice e uvetta riprendiamo la nostra salita in mezzo al verde delle valli in compagnia del fiume Marecchia che ci accompagnerà sino a Ponte Presale. Il torrente Auro ci attende ed il caldo incombe.

In moto verso Badia Tedalda

Da Ponte Presale dove ci attende un autovelox che compitamente salutiamo con riverenza si riprende la via verso Badia Tedalda dove vorremmo ammirare i meravigliosi bassorilievi  dei Della Robbia . Purtroppo sta per iniziare la messa e dobbiamo rimandare la visita che racconteremo in un prossimo viaggio. Proseguiamo uscendo da Badia Tedalda lungo la strada che dalla piazza porta verso valle, alle cascate del Presalino, un’autentico gioiello della natura incastonato in una roccia.

MARCHE IN MOTO UNA GIORNATA LUNGO IL TORRENTE AURO

Itinerari in off road

A breve, l’asfalto lascia il posto alla strada bianca che si inerpica, costeggiando il monte, all’interno della valle. Intorno a noi boschi e montagne; case isolate e la tipica produzione della carbonella che qui ancora trova una produzione naturale di antiche origini. Il lavoro è ancora completamente manuale e richiede grande impegno; da 80 tonnellate di legna bruciata si ottengono solitamente 20 tonnellate di carbonella che però è mantenuta naturale senza addizionali chimici o altro. Probabilmente questa lavorazione scomparirà insieme agli ultimi anziani che ancora si ostinano a mantenerla, in attesa di questo nulla ci vieta di acquistare carbonella naturale per la prossima grigliata.
Siamo immersi nella natura, soli con la nostra moto e la mente leggera; nessun rumore oltre al nostro attutito da quello del vento e delle foglie che ondeggiano. Sorpassiamo Parchiule dopo 30 minuti di strada sterrata. Non è particolarmente impegnativa ed il fondo è buono con poche buche, ma fa sempre un ‘che’ sentire lo Scrambler, specie dopo i tornati ‘orecchio a terra’ del passo ‘sbisciolare’ qua e là.

Parchiule e il torrente Auro

A Parchiule inizia il corso del torrente; in zona troviamo anche un ristorante e molte macchine parcheggiate. Le entrate al torrente sono diverse; una in particolare porta ad una cascata molto bella ma spesso piena di gente. Noi ci fermiamo prima, alle Piscine Naturali della Madonnina, segnalate come altre da un cartello e dove, come l’anno scorso, incontriamo nostra cugina, una Moto Morini Granpasso dalle gomme tassellate.

Il posto è congeniale per noi, pochissimi spazi disponibili intorno ad una piccola cascata e questo ci permette di rimanere raccolti con pochi intimi che, come noi, amano il silenzio e la pace.

Giornata caldissima che ci spinge a cercare l’ombra e a ripetute immersioni nell’acqua fresca del torrente. La cascatella permette anche trattamenti fai da tè di idromassaggio………Siamo in paradiso (specie pensando alla canicola della spiaggia…)

Ricordiamo a tutti di munirsi di acqua e vivande. Siamo immersi nella natura, solo tafani che ti mordono, girini e ranocchietti che passeggiano oltre alle immancabili formiche 🙂

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Di nuovo in moto attraverso l’Alpe della Luna

Verso le cinque riprendiamo il nostro viaggio per inoltrarci nel Parco nazionale dell’Alpe della Luna, un’altra oasi naturalistica tra la Toscana e le Marche che merita senza meno un passaggio in moto. Anche qui, risalendo da Borgo Pace, un piccolo borgo montano di 600 abitanti ci dirigiamo verso il passo dell’Alpe della Luna direzione Sestino.

La strada quasi da subito da asfaltata diventa sterrata e si procede a passo confortevole lungo i tornanti osservando le valli che si alternano le une alle altre regalando una vista stupenda. Passando in un precedente viaggio ci siamo imbattuti in un daino che, scendendo da un monte a tutta velocità ci aveva attraversato la strada per poi mimetizzarsi nuovamente tra la boscaglia.

Paesaggi assolutamente romantici quelli che compaiono curva dopo curva. Arriviamo a Sestino mentre i raggi del sole iniziano ad allungarsi sulla terra per accompagnarla verso il riposo notturno.

Siamo nuovamente passati dalle Marche alla Toscana in un valzer di frontiere che si intrecciano le une alle altre e si accavallano trasportandoti da una regione all’altra.

Si guida verso Sestino

Sestino è un borgo antico, passaggio da tempi immemorabili delle genti abitanti le valli che dal Foglia si spostavano verso il Marecchia. Ognuno di loro ha lasciato tracce del suo passaggio; tracce visibili e non che hanno costruito la storia di questo paese di 1400 abitanti. Tribù protostoriche, etruschi, piceni, umbri , galli senoni e poi romani. Pastori, cacciatori, agricoltori, crocevia degli Appennini dove convergevano le strade che attraversavano e attraversano ancora oggi le Marche, la Toscana e la Romagna, passata infine alla diocesi di San Sepolcro.

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Ci inoltriamo ora nel Parco Nazionale di Sasso Simone e Simoncello.

Se esistono ancora storie che valga la pena raccontare quella del Sasso Simone è sicuramente una di quelle. La racconterò prossimamente, per il momento godiamoci la vista delle due ‘montagne’ trasportate dalle acque fino a noi a testimonianza della fragilità dell’uomo nei confronti della terra e mentre i raggi del sole abbracciano queste valli così ricche di tradizioni e di avventure noi scendiamo curva dopo curva, tornante dopo tornante nuovamente verso valle.

Miratoio, Ca’ Romano, Ca’ Raffaello, Torre di Bascio che dall’alto ti guarda... ognuna di loro cela una storia da raccontare.

Ponte Messa e poi di nuovo verso la foce del Marecchia, attraverso la nostra storia, attraverso le nostre valli sino a Rimini.

Salutiamo il torrente Auro, lo rivedremo presto……

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Informazioni per il viaggio

Tempi indicativi di percorrenza : 4 ore e 17 minuti

Dettagli percorso

Inizio itinerario: Rimini – Arrivo: Rimini – Itinerario di 1 giorno

Note particolari
Km Percorsi

165

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