Emilia Romagna in moto – tra passi e crinali ci porta all’ultima tappa del nostro itinerario. Stiamo per raggiungere l’Adriatico attraverso gli appennini emiliano – romagnoli.
Emilia-Romagna in moto tra gli appennini
Scendiamo di buon mattino verso Sestola, lungo la SP324. Anche qui folle di turisti. Peccato, torneremo in giornate meno turistiche di queste perché la veduta del monte è veramente spettacolare.
Si scende e verso Porretta il caldo inizia a farsi opprimente ma le strade continuano ad essere molto belle e frequentate sempre di più da motociclisti. Abbandonati gli impervi e solitari sentieri del parco del Frignano puntiamo dritti verso il lago di Suviana e, poco distante, il bellissimo lago di Brasimone con la sua piccola diga che oltrepassiamo per scendere lungo la provinciale 62 fino a Castiglion dei Pepoli.
“I Passi” Ruta e Raticosa
Il Passo della Futa e, poco oltre, il Passo della Raticosa ci riportano in maniera spettacolare nel nostro mondo. Decine e decine le moto d’ogni colore età e tipo (proprio come i loro centauri) che sostano davanti ai luoghi canonici d’ogni passo che si rispetti.
Luoghi magici dove si ritrova il gusto dello stare insieme ma anche della passione che lega tutti noi ai nostri amati motori.
In moto verso la Romagna
Pian piano ci avviciniamo alla Romagna e si vede. Proseguendo su strade e stradine attraverso un paesaggio che non potrebbe essere più suggestivo i colori e i rilievi mutano regalando viste mozzafiato lungo i crinali.
Perse le asperità dell’alta quota dell’Appennino emiliano ci apprestiamo ad affrontare gli ultimi tratti di quello tosco – romagnolo che ci porterà sino al mare.
Curve, tornanti stretti e ripidi, sentieri luminosi e montagne come isole fatate continuano a confermarci di come sia bello viaggiare in moto. Ci sono strade però che meritano almeno una menzione particolare come la suggestiva SP117 che dal passo della Raticosa scende verso Fiorenzuola o, imboccando via Castelvecchio verso Visignano poco oltre Sasso Zenobi, la piccola stradina che ci porta, dopo un’immersione nella natura, a ricongiungerci con la Strada Statale Montanara Imolese e poi proseguire tra curve e tornanti sino a Palazzuolo sul Senio, una bellissima e seminascosta località turistica.
Si viaggia verso l’Adriatico
Il nostro viaggio sta per terminare e godiamo delle ultime curve che ci regala la SP306 direzione Marradi.
Da qui lungo l’SP74 ci aspetta San Benedetto in Alpe, un piccolo ma interessante borgo all’interno del Parco nazionale delle foreste casentinesi, che ha la grande qualità di trovarsi ai piedi del Muraglione, il passo cult per ogni rider che si rispetti.
Un sogno fatto di serpentine e tornanti capaci d’addolcire anche il tramonto di una giornata intensa e piena d’emozioni.
San Godenzo, il passo ci accoglie al calare del sole così come tutta la valle che si apre sotto di noi. Portico di Romagna, Rocca San Casciano, Dovadola. Si respira ormai a pieni polmoni aria di Romagna e poi a Forlì per lo strappo finale sul breve rettilineo disegnato dalla A14 sino a Rimini.