Mount Abu, nessuno è preparato a tanta bellezza. Le fresche notti sugli Aravali mitigano la calura della pianura
Mount Abu e la catena degli Aravali
Siete pronti a salire in montagna? direi di si vista la calura di questi giorni. Oggi infatti si sale ma non è solo la calura a portarci a Mount Abu, anzi, quello che ci guida è la sete di bellezza e qui ne saremo circondati.
62 Rd o meglio conosciuta come Barmer – Pali Rd, questa è la strada che ci accoglie una volta abbandonata, a malincuore, la splendida Jodhpur.


Strada veloce, larga e asfaltata fiancheggiata dall’ormai consueto paesaggi desertico. Procediamo spediti verso Pali e ancora sempre lungo la 62 Rd e alcune soste per gustare i Masala Chai che offrono lungo la strada raggiungere lo svincolo all’altezza di Pindwara e proseguire verso la catena degli Aravali che inizia a defilarsi all’orizzonte.
Camion dai mille colori
Tanti sono i veicoli di grosse dimensioni che incontriamo lungo la strada. A quanto pare l’economia indiana viaggia su gomme. Gomme colorate e camion personalizzati dai loro proprietari tutti diversi e tutti incredibilmente belli.
Non importa quanto sia noiosa la strada, questi mezzi, spesso carichi oltre ogni limite immaginabile regalano a queste arterie una vita propria come piccole opere che passano e fuggono via per non essere incontrate mai più.

Mount Abu e le scimmie
Alla veloce 62 Rd dobbiamo alternare strade più piccole sino ad arrivare all’ultimo tratto che con una soalita tra curve e tornanti ci porterà a destinazione.
Curve e tornanti, una cosa insolita per il Rajasthan ed infatti sarà l’unico tratto così di articolato che incontreremo durante il nostro viaggio. Adrenalina a 1000 quindi mentre la nostra Himalayan finalmente può sfogarsi un pochino.
Dopo l’ennesimo tornante ecco apparire le padrone di casa: le scimmie.

Naturalmente il primo impulso è quello di fermarsi e fotografarle ma non fatelo, a quanto abbiamo appreso loro scambiano la macchina fotografica per un panino e faranno di tutto per togliervelo dalle mani :-).
Pensiamo di non aver mai corso così tanto in vita nostra inseguiti da un branco di scimmie naturalmente che da vicino non paiono proprio così graziose :-).
Sta di fatto che raggiungiamo la meta quasi di corsa.
Mount Abu e i suoi templi
Mount Abu è una ridente cittadina che si stringe intorno al suo lago – il Nakki Lake e che è circondata da palme bellissime che si allungano verso il cielo. Il luogo è molto suggestivo anche perchè gli estesi palmeti sono un diversivo al paesaggio molto gradito.

La cittadina è famosa perchè ospita il complesso dei templi giainisti Dilwara, un’insieme di costruzioni in marmo bianco fatte costruire tra l’XI e il XIII sec.
5 Templi di marmo che sono anche meta di pellegrinaggio, considerati luoghi sacri dai gianisti e che raggiungono una tale perfezione architettonica da essere considerati, non a torto, i più belli di tutto il paese.
Soffitti e colonne minuziosamente intagliati a somiglianza delle varie divinità giainiste rendono questi luoghi stupefacenti.

Una passeggiata lungo il lago
Fuori dai templi una bella passeggiata lungo il lago e la visita ad alcune conformazioni rocciose molto particolari. La cittadina è frequentata da turisti e pellegrini che trascorrono la serata affollando i vari ristoranti sul lungo lago o anche al centro.
Musica, negozi di artigianato locale, insomma qui non si va a letto subito, possiamo rilassarci e mescolarci ai rumorosi turisti ( per lo più indiani) che affollano il centro.
Vietato fotografare
L’unica nota dolente di questa visita è che all’interno dei templi è vietato fotografare quindici credeteci sulla parola e guidate fino a Mount Abu, non ve ne pentirete.