Romagna in moto – lungo la valle del Marecchia. Meravigliose vallate quelle che si allungano arallele al fiume Marecchia e tante strade dove guidare divertendosi.
off road lungo la valle del Marecchia
Strade bianche in Romagna – lungo la valle del Marecchia
Lunghezza itinerario: 46 Km. – Tempi indicativi di percorrenza : 2 ore– Tempo indicativo di permanenza: 1 giorno
( per chi fosse interessato possiamo inviare file GPX per i navigatori )
Strade bianche in Valmarecchia
Le vie della Valmarecchia e le strade bianche sono infinite.A lato delle grandi vie di comunicazione – dalla via Marecchiese alla strada panoramica verso San Leo o Pennabilli o Torriana – si aprono infiniti percorsi che più che sulle carte sono segnati dai passi degli uomini e delle merci che attraverso i secoli hanno risalito e ridisceso le nostre valli, le hanno abitate segnando, con tracciati più o meno profondi, il loro passaggio, sono strade bianche.
Molto spesso abbandonate, altre volte sterrate, che conducono a piccoli borghi o casolari abitati da poche persone o addirittura abbandonati ma che comunque tracciano collegamenti che ancora oggi possono garantire un passaggio alternativo e consentono ai viaggiatori e ai curiosi amanti delle nostre zone di poter godere di panorami inediti e spesso di struggente bellezza. Oggi abbiamo attraversato due di queste piste che ancora segnano il territorio, con una pausa per un tuffo nel Marecchia. La prima si imbocca da Molino di Bascio sulla via Marecchiese (provinciale 258) prendendo l’indicazione per Gattara.
fiume Marecchia
Da Rimini a Molino di Bascio
Risaliamo la Marecchiese direzione Passo di Viamaggio con la fermata obbligatoria a Ponte Messa, Mulino Ronchi dove non potete mancare di fare la fila per assaggiare il pane migliore di tutta la zona. A Bascio si curva a destra indicazione Gattara per poi procedere tenendo la sinistra al primo bivio che riporta le indicazioni per Villa Carigi, Pierozzi, Roffelle.
in mot lungo l’antica via Aretina
Risaliamo lentamente verso la cima su questa via che alcuni storici indicano per essere anticamente il percorso originale dell’antica via Aretina, oggi Marecchiese, che invece del’itinerario attuale che supera il Presale, scendeva diretta sul Marecchia per seguirne il corso sulla sponda sinistra. Risaliamo così paralleli alla Marecchiese ammirando il letto del fiume da prospettive nuove e inconsuete. Ogni tanto incontriamo bellissimi casolari ristrutturati o abbandonati completamente e agglomerati di case che ricordano un commercio esistente lungo questa rotta. A tratti la strada si fa sterrata o addirittura sassosa impedendoci di proseguire e costringendoci ad una lenta risalita, che sarebbe stata meno impegnativa se il cambio delle gomme ormai necessario l’avessimo già fatto. Siamo immersi nel verde dei querceti che in questa zona crescono rigogliosi abbracciati dal blu intenso di questa bella giornata di agosto. Paesaggi a fisionomia variabile, colorati da tante varianti di splendidi fiori. 30 minuti immersi in una natura selvaggia; in un silenzio rotto solo dal rumore del nostro motore. Sono una decina di chilometri, forse più, forse meno, ma impegnativi come non mai prima di riincontrare l’asfalto e ridiscendereo verso Rofelle, direzione fiume Marecchia.Pausa pranzo e tuffo nelle freschissime acque di queste zone con massaggio naturale sotto la cascata.
verso Rofelle
Off road verso Badia Tedalda
Si riparte nel pomeriggio risalendo verso Badia Tedalda per riprendere la Marecchiese sino a Cà Raffaello. Qui ci attende un nuovo, originale e non meno impegnativo percorso alternativo di questa giornata. Da Cà Raffaello, piccolo borgo adagiato sulla via Marecchiese balzato agli onori della cronaca nazionale per il giallo della scomparsa di Guerina e il presunto coinvolgimento del prete della zona Padre Graziano, si svolta a destra indicazione La Cicognaia.
Anche qui percorsi stretti e per un lungo tratto non asfaltati ma un panorama sul Marecchia e sulla Marecchiese di assoluta, meravigliosa, commovente bellezza. E’ in arrivo un temporale e le nuvole in cammino regalano un alchimia di luci e ombre che si alternano velocemente. In lontananza sulla zona dove prima eravamo immersi in acqua si può osservare un temporale in atto……..Magia; la magia dell’entroterra riminese che alterna i suoi tipici colori pastello al cupo grigio – verde delle foreste.
verso Pennabilli
Off road verso Badia Tedalda
Si riparte nel pomeriggio risalendo verso Badia Tedalda per riprendere la Marecchiese sino a Cà Raffaello. Qui ci attende un nuovo, originale e non meno impegnativo percorso alternativo di questa giornata. Da Cà Raffaello, piccolo borgo adagiato sulla via Marecchiese balzato agli onori della cronaca nazionale per il giallo della scomparsa di Guerina e il presunto coinvolgimento del prete della zona Padre Graziano, si svolta a destra indicazione La Cicognaia.
Anche qui percorsi stretti e per un lungo tratto non asfaltati ma un panorama sul Marecchia e sulla Marecchiese di assoluta, meravigliosa, commovente bellezza. E’ in arrivo un temporale e le nuvole in cammino regalano un alchimia di luci e ombre che si alternano velocemente. In lontananza sulla zona dove prima eravamo immersi in acqua si può osservare un temporale in atto……..Magia; la magia dell’entroterra riminese che alterna i suoi tipici colori pastello al cupo grigio – verde delle foreste.
Pennabilli
sulle traccie di Tonino Guerra
Risaliamo nuovamente verso la cima con il fiume Marecchia questa volta alla nostra sinistra che procede il suo percorso verso valle. Arriviamo alla chiesa della Cicognaia, oggi un rudere e da qui si apre un sentiero non asfaltato che continua ad inerpicarsi verso la Val di lupo, un borghino di due case, da dove si riprende la strada asfaltata. Ad essere sinceri non ci sentiamo di consigliarlo a tutti… E’ impegnativo e la moto ‘sguinciola’ qua e là regalando sensazione genuine. In lontananza si profila la sagoma quasi surreale dello sperone di Pennabilli e così ci avviciniamo al borgo che si fa staglia sempre più luminoso innanzi a noi. Una visione originale del famoso borgo divenuto patria di Tonino Guerra che ci coglie di sorpresa costringendoci ad una sosta per poter ammirare il paese e la valle che lo circonda.
Si arriva a Pennabilli all’apprestarsi di un temporale. Oramai il sole ha abbandonato la valle che non perde nulla della sua bellezza. Attraversiamo il centro velocemente; riprenderemo la visita di questo posto ricco di storia e di cultura oltreché di ospitalità in un altro momento. Ci catapultiamo verso valle scendendo verso Novafeltria che raggiungiamo fradici di pioggia. Da Novafeltria si scende verso il mare, verso una Rimini ancora avvolta in un caldo torrido e sotto un sole cocente; per oggi tutti al mare…….si avvicina il ferragosto.