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Itinerari nell’incanto della Val D’Orcia 1 Tappa

Questa tappa è sponsorizzata da

Pillole di viaggio:
Giorni 2/3
Quando partire: da Aprile a Ottobre
Moto consigliate: tutte
Consigliata per: Guida, Natura, paesaggio

Itinerari nell’incanto della Val d’Orcia 1 ti porta dentro la magia di un territorio unico, ridisegnato dalla mano dell’uomo per farti sognare.

itinerari nell'icanto della val d'orcia 1 Castiglion fiorentino
Castiglion Fiorentino

In moto dalla Romagna alla Toscana

E’ per noi il passo di Viamaggio la via che da sempre dalla Romagna scende verso la Toscana,  uno dei passi più appassionanti e frequentati da motociclisti per scendere verso Sansepolcro, solo il primo dei tanti straordinari borghi medievali che incontreremo lungo il nostro cammino.

Già proseguendo da Sansepolcro lungo la SS73 il panorama è di tutto rispetto. La provincia di Arezzo attraversata sia dall’Arno che dal Tevere regala splendide strade costeggiate da cipressi che si ergono maestosi ma dolci nel loro profilo, sentinelle di un territorio che inoltrandosi tra le valli modifica le sue forme e i suoi colori.

Qui possiamo ammirare dall’alto Palazzo del Pero e il castello di Ranco, testimone imponente di un passato glorioso, e poco più avanti Castiglion fiorentino che vigila ora come un tempo sulla stupenda Valdichiana che si allunga sino alla provincia di Orvieto.

Questi piccoli ma non meno affascinanti borghi che appaiono e scompaiono ci accompagnano lungo questo percorso che, scendendo la Valdichiana, si avvicina a Montepulciano aprendoci, come un sipario, la porta sulla magnifica e stupefacente della Val d’Orcia.

nell'incanto della val d'orcia 1

In moto attraverso la magia della Toscana

Da Montepulciano, dalla storia millenaria iniziata con l’arrivo di un popolo tanto misterioso quanto seducente come gli etruschi, si apre uno dei territori che proprio per la sua bellezza è stato inserito tra i Patrimoni dell’Umanità tutelato dall’Unesco.

E’ la Val d’Orcia.

Guidando lungo la provinciale 146 già si inizia a pregustare la bellezza di questi luoghi ma sarà da Pienza che si apriranno pienamente alla nostra vista e al piacere di viaggiare.

Pienza, adagiata mollemente su un colle, è il centro artistico più importante della zona a possedere un centro storico anch’esso annoverato tra i “Patrimoni dell’Umanità” ma deve la sua fama e fortuna a uno degli uomini più potenti, illuminati e importanti del Rinascimento, quell’ Enea Silvio Piccolomini assurto al soglio di San Pietro con il nome di Pio II.

Fu proprio lui a trasformare il proprio borgo natale in quel gioiello capace ancor oggi di testimoniare con la sua struttura le armoniose e dolci linee architettoniche dei borghi del quattrocento italiano.

Itinerari nell'incanto della Val D'Orcia 1 Tappa

Nell’incanto della Val d’Orcia

La SP18, che da Pienza si allunga verso Castiglione d’Orcia per poi uscire dalla provincia di Siena e lambire quella di Grosseto sino a Castel del Piano, si articola lungo diverse strade secondarie.

A Castel del Piano incontriamo uno dei campeggi più simpatici e romantici di tutta la zona il Camping Amiata nelle vicinanze del paese. Due simpatici vecchietti ottuagenari ti accoglieranno con la giusta dose d’ arterio dentro un’oasi di verde dove le piazzole sono pulitissime, larghe e separate con cura come difficilmente ci è capitato d’incontrare nella pur nostra lunga carriera di campeggiatori.

Verso l’Abbazia di Sant’Antimo

Dopo la notte cullata dal canto dei grilli, all’indomani si riparte in mattinata verso l’Abbazia di Sant’Antimo.

Imboccando la statale 323 ci ritroviamo presto immersi e circondati dalla bellezza di queste vallate.

L’economia del territorio è quella agricola che nel tempo si è evoluta riuscendo a mantenere però inalterato il rispetto per l’ambiente e il disegno di un territorio unico dove il colore cinerino della creta è capace di variare in mille sfumature di poesia.

l’Abbazia di Sant’Antimo  che solitaria si erge nella valle del torrente Starcia circondata da olivi è l’ unico esempio di architettura dell’epoca romanica edificata tra i secoli XI e XII.

Ma la leggenda vorrebbe addirittura fosse stato Carlo Magno di ritorno da Roma dopo l’incoronazione a Imperatore del Sacro Romano impero a volerla in questi luoghi.

DallìAbbazia, proseguendo poi lungo la SP55 ecco apparire Montalcino, con la sua imponente fortezza costruita nel 1360, strenuo baluardo della repubblica di Siena contro lo strapotere della famiglia medicea.

montalcino

Montalcino, siamo nel cuore della Val D’Orcia

Oggi Montalcino è un borgo meraviglioso dove ancora si respira la forza dirompente dell’epoca rinascimentale che qui si sviluppò e si concretizzò attraverso l’arte, la musica e l’architettura di inimitabile bellezza.

Passeggiare tra i vicoli e le stradine di questa antica città, prima etrusca e poi romana, trasmette meraviglia e curiosità nonché l’occasione d’ acquistare una delle celeberrime bottiglie del suo vino più pregiato.

Non è raro partecipare ad eventi di rievocazione storica dove cavalli, bandiere, vessilli e cittadini in abiti di epoca rinascimentale rivivono i momenti che hanno segnato non solo la vita cittadina ma anche quella di un territorio intero.

Itinerari nell'incanto della Val D'Orcia 1 Tappa

uscendo da Montalcino torniamo ad essere circondati dalle suggestioni del paesaggio. Lungo la SP14 infatti rientriamo nelle atmosfere tipiche delle valli senesi correndo tra curve e dolci tornanti che ci portano a San Quirico d’Orcia prima e Bagno Vignoni subito dopo.

L’acqua della Val d’Orcia e le sue proprietà termali

Bagno Vignoni ci attende all’ora di pranzo. Niente vi preparerà alla luminosa bellezza di questo borgo. 30 abitanti per un luogo dove, sin dai tempi degli etruschi, le persone si recavano per godere delle benefiche acque termali che, sgorgando dalle profondità del vulcano Amiata riaffiorano come fumanti sorgenti ricche di zolfo e calcio.

l'incanto della val d'orcia 1 - bagno vignoni

Nel centro del borgo possiamo ammirare la “Piazza delle sorgenti” una vasca rettangolare del ‘500 dalla quale sgorga acqua termale.

Un’atmosfera unica che non dimenticherete più ma capace ancor di crescere quando, dopo esserci immessi nella spettacolare SR2, giungiamo Bagni San Filippo per godere finalmente anche noi di un bagno rilassante dentro le acque sulfuree del torrente.

nell'incanto della val d'orcia 1 san filippo

I bagni di San Filippo

A mollo tra le acque del “fosso bianco,” una sorta di torrente dove confluiscono sorgenti di acqua calda. oppure seduti sotto le cascate bollenti che scendono da pareti bianco calcare dentro un luogo suggestivo e selvaggio, sono questi gli ingredienti di un’insolita giornata dove ogni chilometro percorso porta a meravigliose scoperte.

Oltre ai bagni di San Filippo e Bagni Vignoni, la zona conta altri luoghi termali tra i quali spicca la famosissima Saturnia – un po’ distante ma non troppo – che cercheremo di visitare domani. Per il momento uscendo, con quel senso caratteristico di spossatezza, dal torpore e dai benefici delle terme libere di san Filippo ci apprestiamo a riprendere la via di “casa”.

Abbadia San Salvatore e ila dominazione longobarda

Nel rientro verso il campeggio la provinciale 61 ha ancora una gemma in serbo per noi: Abbadia San Salvatore infatti con il suo monastero, prima benedettino e poi circestense costruito nella seconda metà dell’VIII sec. sulle pendici del monte Amiata, ci riporta indietro nel tempo, alla dominazione longobarda.

E lo fa raccontando la storia del re Rachis e del suo popolo: i longobardi che lungo la via Francigena costruirono monasteri fortificati, a controllo di un territorio che presto sarebbe diventato parte integrante del sacro romano impero e del suo re Carlo Magno.

L’Abbazia, con la sua facciata alta e stretta, è veramente singolare. Al suo interno un’imponente scalinata porta all’altare mentre nei sotterranei una cripta formata da 32 colonne con capitelli tutti diversi vi strabilierà nella perfezione magica delle sue forme.

Fuori un borgo vivo e vitale dove, se avrete fortuna , potrete passeggiare tra le bancarelle di una delle tante sagre di paese che qui allietano i numerosi turisti.

Itinerari nell'incanto della Val D'Orcia 1 Tappa

Itinerari nell’incanto della Val D’Orcia 1 – il Monte Amiata

L’ultima fatica di questa giornata è tutta per lui: il monte Amiata, il grande protagonista di queste terre, l’antico vulcano ormai spento ma capace ancora d’ inondare con la forza delle sue acque calde e benefiche tutti i torrenti e i corsi d’acqua della zona.

La risalita da Abbadia San Salvatore è quanto di meglio un motociclista possa chiedere al termine di una giornata così intensa come questa. Foreste di Faggi e castagni ci avvolgono riscrivendo un percorso che si articola tra curve e stretti tornanti sino a raggiungere la vetta, che si apre a tratti su viste mozzafiato che si allungano sino al massiccio del Gran Sasso.

In moto si rientra al campeggio

Protetti dal calore di questo agosto torrido scendiamo verso il campeggio dove ci attende la cena in una delle tante pizzerie di Castel del Piano.

Un itinerario ricco di sorprese e bellezze, un incanto per l’anima ma anche per chi ama viaggiare con la moto che qui può trovare diverse tipologie di strade, tutte ottimamente conservate.

Per noi ancora non è finita e nella risalita verso casa continueremo a vagabondare lungo le strade della Toscana e costeggeremo anche il Lazio, osservando la mutevolezza del territorio. Ma questo sarà il racconto di domani.

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Informazioni per il viaggio

Luogo di partenza: Viamaggio- Luogo di arrivo: Castel del Piano - Continente: Europa - Paese attraversato: Italia

Dettagli percorso
Note particolari

strade asfaltate in buone condizioni e tratti di sterrate in buone condizioni - Difficoltà: Nessuna

Km Percorsi

204.67

Le altre tappe del percorso

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