Bundi, meno conosciuta ma non per questo meno affascinante, anzi dovrebbe entrare di diritto tra le più affscinanti città del Rajasthan
Strade del Rajasthan
Asfalto, traffico caotico e rumore la Rd 27 che ci sta accompagnato fuori dalle bellissima Chittorgarh ci riporta alla realtà delle strade indiane o almeno quelle più importanti.
Dopo tanti giorni di viaggio oramai ci sentiamo anche noi parte di questo macrocosmo, abbiamo cominciato ad usare il clacson per farci strada tra camionisti e automobilisti indisciplinati, abbiamo cominciato a riconoscere i punti di sosta e abbiamo sviluppato un occhio vigile e attento che ci permetta di immetterci nel traffico senza lasciarci imbottigliare.
L’India continua a scorrere ai lati della strada e ci esalta. Ci fermiamo un istante a guardare ammirati da lontano il profilo delle alte mura che circondano la città fortificata di Chittorgarh e poi via veloci verso una nuova meta.

Attraverso gli Aravalli
Stiamo ancora guidando lungo la catena degli Aravalli dove la terra è rossa, le colline rocciose e le pozze d’acqua presenti.
A Ladpura si cambia strada, siamo stufi della veloce Rd 27, cerchiamo altro e così, imboccata la Rd 758 guidiamo verso Mandalgarh e il lago artificiale di Jalesshwar per poi imboccare una bella sterrata, la Genoli Rd.

Ci sembra di guidare nel cuore di questo continente, un cuore che pulsa proprio la dove sembrerebbe non essere agevole vivere eppure questa dura terra rossa accoglie villaggi, animali, piante e tanto altro. Ritroviamo anche i cammelli che. guidando verso sud avevamo perso di vista.

Difficile sentirsi soli in questo paese, quando pensi di esserti perso e di aver sbagliato strada ecco sopraggiungere motorette con intere famiglie a bordo o mandrie di vacche o bufale accompagnate al pascolo.
Ci sono anche le capre e poi dietro un albero appare un villaggio e da li si riparte.
Le donne, l’acqua e le faccende quotidiane
Lungo la strada facciamo incontri, parliamo con le persone, cerchiamo di partecipare alla loro vita quotidiana ed è così che, chiedendo gentilmente il permesso, ci consentono di riposarci presso una pozza d’acqua dove un gruppo di donne tra risate e battute è occupato a lavare il bucato.

Che dire, non poteva capitarci niente di meglio, una pausa tranquilla tra bufale che passeggiano, donne che scherzano tra loro, il rumore dei panni sbattuti sulla pietra e poi immersi nuovamente nell’acqua.
L’ora di ripartire arriva troppo presto ma arriva. E’ tempo di guidare verso Bundi.
Bundi
Siamo vicini all’ora del pranzo quando, imboccata quella che qua in India definiscono autostrada, ci avviciniamo a Bundi, il piccolo regno nascosto tra le colline degli Aravalli sulle sponde del Nawar Sagal.

Sono tante le cose da vedere in questa piccola cittadina ricca di storia e di fascino, dai piccoli templi presenti in quasi ogni via del centro alle case blu, il colore dei brahmani e poi ancora bazar colorati e pozzi a gradini, una novità per noi. grandi palazzi dagli affreschi incredibili.
La prima cosa è sistemare la moto nel giardino del nostro hotel che abbiamo scelto volutamente fuori dal centro proprio per mettere la nostra moto in un luogo tranquillo e sicuro.
Fatto il check in si parte immediatamente alla scoperta di Bundi,
Il Taragarh Fort
Il bellissimo e antico palazzo ci aspetta lassù sulla collina che domina la città e il suo lago ma prima, ai suoi piedi il bellissimo Taragarh Fort, una costruzione datata 1354 merita una nostra visita.


Il forte non versa in buone condizioni, sembra decisamente abbandonato a se stesso e alle intemperie, ma il fascino e la magia che sprigiona è unica.
Alcune scimmie a farci compagnia nella salita verso il maestoso palazzo e poi una volta in cima ecco ai nostri piedi le case blu di questa splendida città.
Il Bundi Palace
E’ la porta degli elefanti quella che ci accoglie una vota risalita la collina, due enormi sculture raffiguranti due elefanti le cui proboscidi si intrecciano formando un arco ed è solo l’inizio.

Questa serie di palazzi, il primo nucleo risalente al 1600 e gli altri costruiti mantenendo la stessa forma armonica racchiudono al loro interno meravigliosi dipinti, affreschi intagli e sculture.
Vi consigliamo vivamente di seguire una delle tante guide che sono operative dentro il palazzo gratuitamente, solo loro, con la loro passione e la loro conoscenza sapranno raccontare la magia e le storie di meravigliosi affreschi ben conservati .


Dal Palazzo ai bazar
Giardini, panorami mozzafiato e immense sale, una volta oltrepassata nuovamente la porta degli elefanti non resta che mescolarvi alla folla che anima i vari bazar della cittadina. Qui potrete lasciarvi convincere ad acquistare oggetti di artigianato locale ricordandovi sempre di contrattare sul prezzo. ( loro se lo aspettano e ne va della vostra dignità :-)).
Il tramonto ci sorprende tra i vicoli del centro, ma poco male, la città si anima e i localini si riempiono per la cena così non resta che cenare e con molto calma rientrare per la notte.

I pozzi a gradoni
La nostra visita alla città di Bundi non è ancora finita, la città infatti è famosa per i suoi bellissimi Baori, i pozzi a gradoni. Sono bacini utilizzati per la raccolta di acqua piovana durante la stagione dei monsoni e sono vere e proprie opere di architettura che si fa arte.
In India, specialmente nel nord ce ne sono diversi, qui a Bundi possiamo ammirare il Raniji Ki Baori, uno dei più grandi del paese profondo 46 metri la cui realizzazione risale al 1699.
Questi pozzi che sembravano palazzi arricchiti da sculture, affreschi e bassorilievi diventavano anche luoghi di incontro. Qui le signore del palazzo reale sostavano nelle piscine interne per rinfrescarsi e nuotare, in altri Baori ci si incontrava, si pranzava o cenava inseme, ci si riparava dal caldo.

Il Nagar sagar Kund
prima di lasciare definitivamente questo gioiello semi nascosto visitiamo l’ultimo Baori, due pozzi gemelli che potrebbero essere incredibilmente belli se l’incuria e l’abbandono non li avesse relegati quasi a discarica ma ragazzi, l’India è anche questa ed è inutile disperarsi, bisogna ripartire, la città sacra di Pushkar ci aspetta.
