Turchia in moto – il viaggio di Ulisse
Accompagnati dalle prime rime dell’Iliade inizia la nostra giornata di viaggio Questa guerra, che oggi considereremmo fratricida, alimenta ancora le nostre fantasie ed il viaggio che Ulisse, finita la guerra intraprende rappresentando l’essenza del Viaggio, come quello che continua in tutti noi, affamati di conoscenza, coraggiosi e testardi, nell’affrontare l’ignoto. Il viaggio di Ulisse incarna il bisogno di tornare alle proprie origini che accompagna da tempi immemorabili la nostra società e ne ha delineato il cammino sino ai giorni nostri.
Ed è per questo che Troia e la sua triste vicenda è anche la nostra storia, e arrivare in Turchia e non essere qui a camminare lungo le possenti mura, ammirare le Porte Scee di questa antica città, costruite da Poseidone e Apollo, sarebbe una mancanza imperdonabile.
Il viaggio riparte da Pergamo
Si riparte dunque in mattinata da Pergamo. E’ l’ultimo giorno che passeremo in Turchia ma abbiamo ancora diversi chilometri di strada da attraversare e tante cose da scoprire. Come Ulisse siamo felici e pieni di speranza mentre imboccando la E87 per guidare nuovamente verso la costa. Nulla degno di nota sino ad Ayvalik. Qui ritroviamo la costa ionica disseminata di pinete ma anche di strutture turistiche.
Turchia in moto – Ayvalik
Ayvalik si trova all’interno della baia di Edremit. Il posto in sé non è proprio bellissimo almeno per noi che rifuggiamo le folle scatenate. Merita comunque una passeggiata tra le viuzze del centro che mostrano orgogliose villette dai caratteristici frontoni di architettura greca. Qui infatti sino al 1923 vivevano comunità greche che poi furono costrette a rientrare nella madrepatria sostituite dalle popolazioni turche presenti sul territorio ellenico. Uno scambio che colpì tutto il paese consentendo però una pace duratura. Uno sguardo verso il mare rivela tutta una serie di isolotti che galleggiano quasi sotto un sole caldo e brillante e ancora in lontananza l’isola di Lesbos osserva bonaria ma attenta dalla Grecia i vicini turchi.
Turchia – la costa ionica
La guida è semplice e scorrevole, le strade disegnano la sagoma di questa costa attraverso curve dolci e piccoli tornantini.
Piccoli pontili che si allungano sull’acqua, pochi ombrelloni per ospitare i bagnanti e ancora distese di ulivi e un mare di un turchese incredibile.
Risalendo la costa lungo una strada panoramica proseguiamo sino ad Assos graziosa località balneare per salire poi verso Behramkale, suggestiva e decisamente fuori dal tempo con le sue case in pietra grigia avvinghiate intorno all’antico tempio dedicata ad Atena.
Curve e rettilinei ci portano in quota, sotto di noi la costa si allontana e le colline prendono, gli altopiani anatolici che abbiamo lasciato dietro di noi riaffiorano con le loro struggenti fascinazioni e le brevi curve che incontriamo lungo questo tracciato e i piccoli villaggi isolati sembrano nel loro piccolo ricalcare le più vaste pianure. Cambia la vegetazione ma non il colore della terra che mantiene i suoi riflessi solari.
Turchia – un tratto di costa meno conosciuto
A Gulpinar ritroviamo nuovamente la costa. Da qui il percorso si fa nuovamente impegnativo, le curve diventano più strette mentre si sale verso cime di monti sempre più alti. Il mare compare e scompare alla nostra vista. Ci concediamo una digressione sino al piccolo porticciolo di Babakale quasi sperduto sulle coste ioniche e raggiungibile solo da una stradina che costeggia il monte. Bellissime spiagge, piccole baie solitarie dai colori incredibili, anche questa è la Turchia, quella meno conosciuta, più selvaggia ma proprio per questo affascinante.
Rientriamo verso Gulpinar per affrontare gli ultimi chilometri che ci separano da Troia.
Turchia in moto – Troia
Quasi non ci accorgiamo di essere arrivati e se non fosse per i numerosi bus turistici che ci sorpassano potremmo pensare di guidare verso la Grecia vicinissima, dall’altra parte della baia.
Troia è il nostro sogno, la nostra epopea la nostra storia, anzi, le nostre storie, qui Ulisse, Elena, Paride, Patroclo, tutti gli attori protagonisti della tragedia tornano reali. Achille, Menelao e ancora la città con le sue porte, le porte Scee che oggi possiamo solo immaginare ma al tempo dei nostri eroi maestose e inaccessibili, solo la furbizia di Ulisse riuscirà a varcarle con tutto quello che ne verrà dopo.
Dopo aver pagato il biglietto è con trepida emozione che ci dirigiamo verso il cavallo, ricostruito in dimensioni probabilmente reali, forse kitch ma vivo nella nostra fantasia. E come resistere a un giretto al suo interno? e poi una passeggiata lungo le mura immaginando la flotta greca che galleggia in un mare che oggi non si scorge allontanatosi nel tempo a chilometri di distanza. Eppure dalle mura scrutiamo verso l’ignoto sorpresi di non trovarlo più ma attenti, quasi a volerne carpire il rumore del frangersi delle onde sulla riva.
Troia piu’ che una storia un simbolo
E’ così, Troia ancora oggi regala emozioni e turbamenti ed è passeggiando tra i pochi resti recuperati dalla terra che sorge spontanea una domanda: siamo dentro al mito o stiamo attraversando la storia? Non lo sappiamo noi, non lo sanno gli storici e nemmeno gli archeologi, eppure sentiamo di essere nel posto giusto, sentiamo di appartenere a questo posto ed è con una buona dose di emozione che, terminata la visita, ritorniamo alla moto e guidiamo gli ultimi chilometri che ci porteranno, al tramonto sullo stretto dei Dardanelli, quella striscia di acqua capace di unire mondi diversi e storie diverse.
Turchia in moto – Channakalè, si torna in Europa
Cannakalè ci attende all’imbrunire per riportarci alla realtà delle città turche. Caotica, moderna, vivace, ricca di centri commerciali e alti palazzi questa città ci accoglie nel caos serale delle sue vie cittadine.
Siamo alla ricerca del porto turistico per attraversare lo stretto che ci riporterà in Europa. Lo stretto dei Dardanelli, sin dagli albori della civiltà insieme a quello del Bosforo, ha rappresentato questo confine tra la cultura occidentale e quella orientale oggi tra l’Europa e l’Asia. Qui passarono gli Achei nel XII sec. a.C. alla conquista di Troia, e qui al contrario i Persiani nel V sec. a.C. attraversarono per invadere la Grecia. Questa striscia di acqua vide Alessandro Magno muovere i suoi passi alla conquista dell’Asia Minore e Federico Barbarossa guidare i suoi crociati alla conquista di Gerusalemme.
Gallipoli
Sull’altra sponda Gallipoli ci attende, testimone della terribile battaglia che si concluse con la sanguinosa sconfitta degli eserciti francesi e inglesi e con la vittoria, pagata a caro prezzo, delle truppe turche guidate da colui che divenne il padre della moderna Turchia, il grande Mustafa Kemal Ataturk.
Troppi gli eventi per non sentirsi sopraffatti eppure oggi un sole splendente sta lentamente lasciando il posto a un meraviglioso tramonto. La moto è parcheggiata sul ponte del traghetto e noi godiamo di questo passaggio che a breve ci riporterà sul nostro continente.
Siamo pronti a salutare la Turchia anche se domani avremo ancora diversi chilometri da percorrere sino alla frontiera greca, eppure questa sera seduti in uno dei tanti ristoranti di Gallipoli, nei pressi dell’imponente fortezza costruita a difesa dello stretto, sappiamo che siamo alle battute finali di un viaggio che ci ha portato lontano, ai confini con la Siria e con l’Iran terre che alimentano la nostra curiosità e che appena possibile saremo pronti a soddisfare.
Questa sera salutiamo un paese estremamente ospitale e ricco di meraviglie, salutiamo la gentilezza e la disponibilità di un popolo che ci ha sorpreso e in alcuni momenti commosso, salutiamo gli altopiani sconfinati e deserti dell’Anatolia e le alte vette della Turchia orientale.
Chiudiamo in bellezza, sulle onde della danza che accompagna un matrimonio a cui siamo invitati, ma questo è solo un arrivederci. Torneremo presto.