Tunisia in moto, che dire, è stata una sorpresa. Sapevamo che molti affrontavano il viaggio per recarsi tra le dune del deserto a giocare un pò con la sabbia e la moto ma nulla ci faceva pensare che anche un tour stradale come è stato il nostro si sarebbe rivelato così denso di cose da vedere e di spunti culturale e paesaggistici di primo livello.
Ora che il viaggio è finito e il traghetto ci ha riportato in Italia non ci resta che condividere con voi questa bella esperienza così da poter contribuire ed aiutare ad organizzare il vostro :-).
Consigli di viaggio
Come abbiamo raggiunto la Tunisia
Partendo da Civitavecchia e volendo rimanere in Tunisia per un massimo di 9 giorni esclusi i giorni di viaggio abbiamo pensato di acquistare 2 biglietti separati con due compagnie diverse.
In andata abbiamo giaggiato con Grandi navi Veloci.
Parte tutti i venerdì con uno scalo a palermo – durata del viaggio di andata 28 ore. Al ritorno volendo rientrerebbe di sabato con una durata del viaggio di 32 ore ed uno scalo a Palermo almeno di mezza giornata. Un pò lungo. In alternativa la compagnia offre anche la tratta Genova – Tunisi, diretta.
la nave è bella e le cabine sono pulite. Consigliamo in fase di prenotazione di acquistare anche i food pass che regalano uno sconto per l’acquisto dei pasti. Potete comunque anche acquistarli sulla nave direttamente.
Disbrigo pratiche in dogana circa 2 ore tra controllo documenti, assicurazione, potete cambiare denaro o acquistare carte telefoniche.
Vista l’ora tarda dell’arrivo ( noi siamo usciti verso mezzanotte) consigliamo di prenotare anticipatamente un hotel vicino al porto onde evitare di entrare in città con il buoi. Noi abbiamo guidato per altri 70 chilometri e abbiamo dormito in un hotel di Hammamet.
Il ritorno lo abbiamo affrontato con Grimaldi Lines che parte tutti i martedì da Tunisi con rientro da Civitavecchia il mercoledì. La nave è più abbordabile come prezzi, è molto più veloce ( 18 ore circa) ma lascia molto a desiderare come pulizia, servizi, mangiare ecc. Se, come noi avete spirito di adattamento e non vi offendete per nulla la Grimaldi va benissimo. :-).
Carburante e rifornimenti
Il costo della benzina al momento è di euro 0,60 al litro. Non è male :-).
Attenzione ai rifornimenti, la presenza sul territorio delle pompe di benzina non è così capillare e questo consiglia di partire la mattina solo dopo aver fatto il pieno alla vostra moto.
Lungo le direttive che scendonola costa non abbiamo incontrato problemi, la zona è altamente turistica e anche decisamente più popolata e attraversata anche da mezzi e merci attenzione però, le autostrade al contrario delle strade minori non hanno distributori di benzina e nemmeno punti di sosta attrezzati e questo vale anche per le direttive che scendono lungo il versante ovest.
Noi abbiamo sempre consultato Google maps facendo i calcoli dei chilometri necessari.
Strutture ricettive
Nota dolente la ricettività alberghiera che, abbandonata la costa per il sud e i tratti che risalgono a ovest( confinanti con l’Algeria) non è così capillare.
Nel mese di ottobre il sole tramonta all’incirca alle 17:30 e questo fatto impone un calcolo dei chilometri e del tempo che consenta di raggiungere prima del buio o anche dopo se prenotato anticipatamente, la struttura per la notte.
Ci è capitato ad esempio di visitare il meraviglioso sito archeologico di Sbeitla e una volta terminata la visita alle 15:00 decidere di pernottare in loco vista l’impossibilità di raggiungere la prima città con strutture ricettive che era Le Kef.
Esiste sul territorio l’offerta di camere ma a nostro parere se viaggiate da soli meglio non affidarsi alla fortuna. In caso troviate disponibilità di camere prima della partenza è consigliabile contattare prima la struttura onde evitare spiacevoli sorprese.
Il prezzo degli hotel è stato per noi decisamente abbordabile. Ha variato dai 35,00 euro ai 55,00 euro in mezza pensione in strutture dai 3 ai 5 stelle. A volte è meglio prenotare direttamente in hotel ( almeno in bassa stagione), facendo così abbiamo strappato tariffe migliori.
La cucina tunisina
La cunina tunisina è povera di elementi e non offre grandi varietà da dugustare. I prodotti sono quelli del luogo ma, specialmente al sud, patatine fritte e carne sono le uniche alternetive. Lungo la strada non è raro che locali improvvisati mostrino i cadaveri ( per noi quasi vegetariani sono cadaveri 🙁 ) di pecore appesi ad uncini affiancati a dei barbecue accesi. Dietro ordinazione si cuoce la carne che viene servita con insalata verde con pomodori e cetrioli.
La tradizione tunisina propone comunque anche prodotti veramente gustosi. Soprattutto in ottobre si apre la stagione della raccolta dei datteri ( famosi per la loro qualità quelli di Tozeur e Nefta ), miele ( particolarmente buono quello di Toujane aromatizzato al rosmarino e i melograno che qui raggiungono livelli altissimi di qualità. Provare per credere.
Al nord abbonda il pesce e qui possiamo scegliere tra diversi tipi e ci sono diversi locali, noi l’abbiamo trovato a Tabarka uscendo dal perimetro della zona turistica, dove puoi scegliere il pesce dal banco della pescheria che verrà poi cotto all’istante su delle griglie e servito con pane e insalata.
La viabilità
La guida fortunatamente è a destra :-). Il traffico è sostenuto solo nelle grandi città, forse solo a Tunisi dove effettivamente sembra che anche i bambini guidano un mezzo endotermico. :-). Nel resto del paese basta, come sempre, un livello di attenzione più sensibile che quando si guida su strade conosciute.
Frammenti di viaggio
L’itinerario
Il nostro itinerario ha seguito un percorso in senso orario ma potrebbe anche essere affrontato al contrario senza perdere la sua forza.
Abbiamo attraversato tutta la Tunisia cercando di cogliere le varie e diverse realtà di questo paese.
E’ chiaro che non tutta la Tunisia è affascinante e coinvolgente come nessun altro paese.
In particolare l’interno del paese e la parte ovest mostrano sacche di povertà e carenze strutturali ma questi passaggi che paiono noiosi portano con se anche ulteriore conoscenza e momenti di riflessione e questi luoghi non solo raccontano storie interessanti ma insegnano anche tante cose.
Nota dolentissima presente in molti paesi arabi e asiatici, la mancanza totale di una pianificazione per lo smaltimento dei rifiuti. La Tunisia è sommersa dalla plastica e non è raro incontrare discariche a cielo aperto dove si cerca di eliminare i rifiuti bruciandoli. Va anche aggiunto che l’uso di plastica in questo paese è molto alto. Nei ristoranti e nei locali solitamente si servono bevande nei bicchieri di carta o di plastica e anche le posate sono usa e getta. Questo vale anche per gli hotel a 5 stelle.
Tunisia in moto – In dettaglio il nostro itinerario:
1 giorno – La costa della Tunisia da Hammamet a El Jem
2 giorno – La Tunisia del sud da El Jem a Tataouine
3 giorno – Il Sahara tunisino e gli Ksour da Tataouine a Toujane
4 giorno – Il deserto della Tunisia e i villaggi trogloditi da Toujane a Tozeur
5 giorno – La Tunisia e le oasi di montagna da Tozeur a Gafsa
6 e 7 giorno – La Tunisia e i siti archeologici da Gafsa a Tabarka
8 e 9 giorno – La costa nord della Tunisia da Tabarka a Tunisi
10 giorno – Tunisi e Cartagine
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