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Tour delle isole – Sardegna, da Cagliari ad Alghero

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mappa _sardegna

Dopo una notte di viaggio in traghetto, le nostre moto possono finalmente appoggiare le loro gomme sul suolo della Sardegna. Siamo al centro del Mediterraneo in una delle isole più belle del mondo (dopo la Sicilia naturalmente. I nostri compagni di viaggio siciliani sono inflessibili nel loro giudizio). 24.000 Km di paesaggi che possono far concorrenza al paradiso così come l’homo Sapiens lo immagina. 

La Sardegna affascina e conquista

Per la varietà e la ricchezza dei suoi ecosistemi la Sardegna può essere definita a tutti gli effetti un micro continente e non solo, le sue montagne, i suoi boschi, le pianure i grandi spazi disabitati e le lunghe spiagge ammaliano e conquistano il viaggiatore che rimane stupefatto di trovarsi ad attraversare una terra, in parte sconosciuta o poco conosciuta, ricca di storia e di cultura.

Approdo a Cagliari

Antico approdo dei marinai fenici, Cagliari si presenta dolce e tranquilla in queste prime ore della domenica. L’azzurro del cielo splendente fa da sfondo ad una città arrampicata su una collina, bianca e candida. Pietre e mare ti abbracciano mentre lo sguardo corre sino alle saline che si scorgono dietro la spiaggia.

porto di cagliari

Sfiorando la città imbocchiamo la SS95 e lo spettacolo ha inizio. A velocità da rettilineo attraversiamo il suggestivo Stagno di Cagliari con le sue saline.

La statale, appoggiata sul mare con l’acqua che ti accompagna da ambo i lati,  è a dir poco seducente. Siamo subito conquistati dall’azzurro di questo lembo di mare abitato da ogni tipo di uccelli, dove possiamo scorgere famiglie di fenicotteri rosa.

Inizia la risalita verso il nord della Sardegna

Giù di corsa a testa bassa mentre il paesaggio intorno a noi assume colori e forme diverse. Saliamo da Domus de Maria verso le cime dei monti per scendere a valle in località Teulada.

Una divagazione verso Torre del Budello sulla spiaggia di Teulada per assaporare tutta la potente e meravigliosa bellezza che questa terra sa esprimere.

L’80 % del territorio della Sardegna è composto da montagne e colline quindi facile dal mare riprendere la via verso l’interno e salire nuovamente verso le cime dei monti.

sardegna_teulada

Le antiche miniere di Carbonia

Stiamo correndo verso Carbonia cuore economico e culturale di una terra che ospita nel suo sottosuolo i giacimenti più ricchi di minerali dell’Italia intera.

Ossidiana , argento, zinco e rame vengo estratti da tempi antichissimi, mentre a partire dall’Ottocento si aprirono le prime miniere di carbone che  videro avviarsi un percorso di sfruttamento intensivo nel nostro secolo sino a giungere al loro esaurimento.

Tra qualche anno anche le ultime miniere con il loro carico di storie e sudore umano chiuderanno e i siti verranno convertiti in luoghi turistici, a nostro avviso il vero “petrolio” dell’isola.

La Sardegna e la zona mineraria

Se la Sardegna ha un cuore è proprio qui, nella zona mineraria. Nient’altro oltre che l’arte della pastorizia incarna e rappresenta la storia di questo popolo laborioso e orgoglioso che ha saputo con fierezza trasformare la ricchezza del proprio sottosuolo in ricchezza per la comunità.

Ci fermiamo a visitare questa vecchia miniera trasformata oggi in museo del carbone e la guida ci stupisce raccontandoci i metodi di estrazione e gli sforzi compiuti dai lavoratori sino al 1971 anno in cui la miniera venne chiusa.

La miniera di Serbario vanta uno degli scioperi più lunghi di tutta la storia italiana. 72 giorni per protestare contro la drastica riduzione di personale.

Questa crisi – e un lungo periodo che vide gli abitanti di queste provincie costretti ad immigrare in cerca di lavoro – aprì una fase di degrado nella zona retta sino a quel momento da una mono economia basata esclusivamente sull’estrazione del carbone.

Si guida verso il nord dell’isola

Riprendendo la strada verso il nord, il paesaggio muta nuovamente, a confermare la forza vitale di quest’isola. Stiamo risalendo la costa ovest, una delle più selvagge e cariche di suggestioni oltre che meno frequentata dai turisti.

La SS126  prosegue la sua corsa verso nord nella provincia di Carbonia – Iglesias attraversando varie catene montuose, un paesaggio perfetto per un viaggio in moto oltre che per la sua abbondanza di tornanti anche per la spettacolare bellezza che circonda queste strade. Curva dopo curva a grande velocità si rientra nel paesaggio montuoso, il verde torna a dominante.

La Sardegna e i suoi murales

A Fluminimaggiore che raggiungiamo gudando lungo la divertente SS126 facciamo il nostro primo incontro con i murales sardi; uno un racconto figurato che ci accompagnerà per tutto il nostro viaggio con i suoi colori ma soprattutto le sue narrazioni.

Qui troviamo le fatiche, le denunce,la vita quotidiana e le grandi conquiste dei paesi che di volta in volta superiamo.

Frutto di un lavoro collettivo, i murales sardi sono il prodotto spontaneo (iniziato nel 1969 da un gruppo anarchico milanese ) di un popolo che vuole raccontare il proprio vissuto, le proprie tradizione e i propri sentimenti popolari.

fluminimaggiore

Panorami mozzafiato

Correndo a perdifiato sulla SS126, uscendo da una curva scorgiamo sotto di noi il paese di Arbus. Siamo nel cuore dei giacimenti minerari di piombo e zinco sfruttati già dai tempi dei fenici e prima di loro chissà visto che questa zona vanta insediamenti che risalgono a 10.000 anni fa.

provincia carbonia-iglesias

Attraversato il paese dopo un tornante una vista mozzafiato si para innanzi a noi. Uno spettacolo che riempie gli occhi e l’anima producendo emozioni come solo la bellezza della natura sa provocare in un viaggiatore.

L’aria è frizzante e il viaggio prosegue attraverso queste catene montuose che spesso, per la loro conformazione granitica, assumono colorazioni che si avvicinano alle tonalità dell’oro.

Da Arbus ci inoltriamo nella zona delle miniere, Montevecchio, Sciria, Piccalinna e altre, lungo la statale che si inerpica tra monti . Al verde si alternano scenari di archeologia industriale che riportano la mente al lavoro delle miniere che qui divennero grossi centri minerari, i più grandi del continente europeo.

Sotto di noi la Costa Verde

Attraversiamo la collina di Genna Serapis che prende il nome dalla dea greco – egizia protettrice del mondo sotterraneo, invocata dagli schiavi che già durante il periodo dell’Impero romano e ancora prima lavoravano nelle miniere.

Monte Arcuentu

In lontananza  il Monte Arcuento con la sua forma suggestiva inizia a far capolino e ad avvicinarsi, tornante dopo tornante.

Stiamo correndo paralleli alla Costa Verde, ma immersi completamente dentro la natura e i paesaggi suggestivi di questa catena montuosa dove l’imponente cresta rocciosa dell’Arcuento ci osserva dai suoi 785 m di altezza.

La roccia è di origine vulcanica, intorno a noi boschi secolari di Lecci e Ginestre, circondati dal silenzio interrotto solo dal frusciare del vento. Questa è una Sardegna poco conosciuta, lontana dalle rotte turistiche che si concentrano sulle coste ma meravigliosa nella su semplicità, capace di emozionarti e ammaliarti con forme e colori inaspettati.

Sardegna in moto

La provincia di Oristano

Scendendo verso la provincia di Oristano la SS126 ci riserva ancora diverse sorprese. Come è noto la Sardegna è famosa per la mutevolezza dei suoi paesaggi ed infatti scendendo verso il mare cambiano nuovamente i colori così come la conformazione del territorio.

Stiamo scendendo verso il Golfo di Oristano e presto arriveremo a lambire l’acqua del mare. Nel frattempo corriamo lungo terreni ricoperti da laghi artificiali e stagni dove i fenicotteri costruiscono i loro nidi e, indifferenti, guardano il nostro passaggio.

Il paesaggio muta nuovamente e il viaggio continua

Golfo di Oristano, Capo Mannu luogo cult per i windsurfisti che qui arrivano alla ricerca dell’onda perfetta. Si racconta che il grande Robby Nash, campione del mondo dei Wind Surf, dalle Hawaii dove risiede arrivasse a Capo Mannu per allenarsi.

Qui se sei fortunato come noi, in un giorno di vento più unico che perfetto puoi ammirare la potente forza del mare. Oggi  siamo testimoni di un evento raro, dove onde alte fino a 8 metri  si infrangono fragorosamente a riva mentre, dall’alto della rupe di fianco all’antica torre di avvistamento, godiamo di una vista mozzafiato sul Mediterraneo.

capo mannu

Siamo piccoli e indifesi di fronte a questa prova di forza, ma anche paralizzati dall’assoluta, incontestabile bellezza della terra.

Direzione Alghero

SS292, siamo di nuovo in sella alla nostra moto e dall’alto salutiamo Santa Caterina di Pittinuri. Le antiche torri, o fari di segnalazione, fanno capolino una dopo l’altra dietro ogni curva quasi accompagnandoci nel viaggio.

Lasciamo per un attimo la costa, direzione Alghero.  Si risale mentre il mare rimane un’immagine sotto di noi. Ancora tra il verde nell’antica regione della Planargia famosa per la produzione  della Malvasia.

Da Magomadas il nostro sguardo corre verso gli altopiani. Siamo pronti a riscendere verso Bossa Marina per incontrare nuovamente il mare che qui si apre in piccole e meravigliose calette.

la costa verso alghero

Ultimi chilometri lungo la costa

Sulla costa sfrecciando verso Alghero siamo come sospesi sull’acqua che fa capolino dietro ogni tornante. Impossibile rallentare, è come veleggiare sul mare con il vento in poppa mentre un sole calante raccoglie gli ultimi colori e li riflette sui monti e sul mare in un ultimo saluto al golfo di Oristano per entrare in una delle provincie più suggestive della Sardegna, quella di Sassari.

Ora siamo in vista di Alghero al calare del sole, con l’azzurro delle sue acque che incupisce mentre all’ orizzonte lo sperone di Capo Caccia e l’isola Foradada raccolgono gli ultimi raggi infuocati di questa giornata.

capocaccia

Pernotteremo a Capocaccia dentro un’insenatura, mentre questa terra millenaria si raffredda a causa dell’escursione termica. Domani si riparte per una nuova avventura dove la Sardegna e il suo territorio saranno ancora protagonisti indiscussi di questo viaggio.

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Informazioni per il viaggio

Luogo di partenza: Cagliari - Luogo di arrivo: Alghero - Continente: Europa - Paese attraversato: Italia

Dettagli percorso

Luoghi e punti principali: Cagliari - Teulada - Carbonia Iglesias - Fluminimaggiore - Arbus - Capo Mannu - Capo caccia

Note particolari

Strade asfaltate ricche di curve e tornanti ma tutte in buone condizioni - Difficoltà: Facile

Km Percorsi

404.25

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