Il nostro viaggio parte da Catania verso uno dei simboli di questa isola chiamata Sicilia, l’Etna, uno dei più attivi vulcani al mondo, quasi a testimoniare una terra che muore e rinasce nell’esplosione di ceneri e lapilli.
Catania, splendida sotto il sole
Aggirandosi pigramente per Catania, la città mostra all’istante tutte le caratteristiche tipiche della Sicilia. Adagiata mollemente sul versante ionico dell’isola, quello più caldo e riparato dai venti, ti avvolge istantaneamente in un turbinio di luci e colori.
Passeggiando verso il centro si ha subito l’impressione che ogni abitante abbia fatto erigere la sua chiesa. Ne incontri una ad ogni angolo e non sapresti dire quale di queste sia la più bella o la più imponente perché ognuna di esse fa a gara per assicurarsi un posto in paradiso.

Qui il barocco domina e sorprende, perché proprio a questo stile fu ispirata la ricostruzione della città alla fine XVIII secolo.
Un pò di storia e di cultura
Catania è storia, arte e cultura, e la respirerete a pieni polmoni passeggiando tra le vie della città risorta urbanisticamente dopo il catastrofico terremoto del 1669 che costrinse gli amministratori del tempo a considerare una ricostruzione che finalmente tenesse conto di misure antisismiche.
Folkloristico, ma anche suggestivo, il mercato del pesce a ridosso della Cattedrale di Sant’Agata, nel centro della città.


Le grida dei venditori si uniscono agli odori del pesce fresco riposto in bella mostra su bancarelle di fortuna che qualsiasi ispettore dell’Ausl farebbe chiudere in un battibaleno.
Altriluoghi da visitare sono il teatro greco, l’anfiteatro romano e il Castello Ursino fatto erigere da Federico di Svevia nel XIII sec. per far mettere giudizio alle velleità dei catanesi (e oggi museo civico della città).
Da Latojanni si parte per il nostro viaggio
Dopo un giorno e mezzo di abbandono a questo quest’incanto, riprendiamo la via verso Latojanni una cittadina sul mare ai piedi di Taormina da dove, effettivamente partirà il nostro viaggio che partirà come prima tappa le pendici dell’Etna.
La SS185 ci apre la strada verso la nostra meta, le pendici dell’Etna ma non solo, il paesaggio montano si mostra e con lui alcuni dei luoghi più belli di questo territorio.
Ecco infatti apparire il profilo di Roccella Valdemone piccolo borgo che si arrampica su una montagana e poi via, scendendo tra curve e tornanti la SS166 la particolarità di Randazzo nato sull’ultimo ciglione lavico di una colata preistorica.

Ci avviciniamo all’Etna
Presto il paesaggio e la strada muteranno. Man a mano infatti che ci avviciniamo alle valli che circondano l?etna le numerose colate di questo vulcano tuttora attivo si ammassano ai lati delle strade o irrompono liberamente all’interno delle carreggiate.
Bisogna rallentare e godersi il panorama del tutto inedito e particolare che la grande montagna regala.
L’etna
Con i suoi 3.359 metri sopra il livello del mare, l’Etna è il vulcano dei record: il più grande d’Europa che, oltre alla sua altezza, vanta un perimetro di 250 km e una superficie lavica di 1260 kmq; racchiude tra gli anfratti la più grande grotta in Europa e la terza al mondo e, nota a sorpresa, anche il castagno più grande del mondo, 28 metri per 52 di circonferenza.

Riprendiamo la salita circondati da deserti lavici che si alternano a boschi di querce, castagni, pioppi, faggi e betulle.
Si sale verso il rifugio Sapienza, affrontando una delle strade panoramiche più affascinanti della Sicilia. Sotto di noi tornanti si snodano accompagnando la salita di altri motociclisti che come noi salgono per dare uno sguardo alla valle dalla famosa terrazza dell’Etna posta a 1910 metri sul livello del mare. Qui siamo sul versante meridionale del vulcano.

Curve terrazzate con una vista panoramica sulla valle, questa l’adrenalinica discesa che ci attende dall’altro versante del vulcano e che ci porterà tutto d’un fiato fino a Nicolosi.
Si rientra verso Taormina
SS114 verso Riposto, siamo tornati in pianura, ma ci attende una nuova sorpresa: il tratto costiero che da Riposto sale verso Giardini Naxos e poi si incunea tra le rocce a picco sul mare sino a Taormina.
Dai conturbanti deserti lavici alla mirabile distesa del mare che qui si tinge di tinte uniche come il turchese o l’azzurro fiordaliso.


Taormina vanta una storia molto antica, è la prima colonia greca sull’isola e ospita uno dei teatri antichi più belli di tutta la zona inserito anche in un contesto naturalistico di immensa bellezza. Ai greci si sostituirono i romani e poi i mussulmani, e così via sino a raccontare una storia simile a tutta l’isola carica di insegnamenti per il nostro futuro.
Un caffè sulla piazza principale mentre il sole allunga i suoi raggi verso il crepuscolo. Si ritorna a Letojanni per ripartire domani alla volta di Palermo.