La semplice bellezza di un piccolo luogo – il monastero di Zvernec
La giornata è luminosa, e il nostro sguardo si posa sulla sagoma del monastero che si erge solitario sull’isoletta di Zvernec.
Siamo dentro la laguna di Narta a pochi chilometri da Valona, un luogo dove il rumore della nostra moto sembra affievolirsi e poi perdersi nel vento leggero che spira dal mare. Alcune case isolate e un gruppetto di turisti inglesi che come noi osservano il piccolo monastero di Santa Maria.

Giunto quasi intatto sino a noi proprio per la sua posizione isolata e scampato alla furia della campagna sull’ateismo lanciata dal compagno dittatore Enver Hoxha che costrinse i pochi monaci ad abbandonare l’isola, questo piccolo monastero risalente al XIII – XIV sec. si mostra a noi nella sua placida bellezza.

Tutte le strutture presenti sull’isola sono state restaurate e la piccola chiesa può mostrare orgogliosa splendidi affreschi bizantini risalenti al XIII sec, anche questi, miracolosamente giunti sino a noi. Un custode e diversi animali da fattoria vigilano sul divieto di fotografare all’interno della chiesa, l’atmosfera è mistica ed avvolgente, un piccolo angolo di pace prima di riprendere il cammino verso Valona.
Lungo la strada per Valona
Riprendiamo la via affiancati da pinete selvagge che nascondono la costa ma regalano un’immersione totale nelle bellissime pinete mediterranee qui ancora intricate e selvagge.
Ad un certo punto infatti, la SH8 ci porta a sfociare direttamente nel centro del lungomare di Valona, bellissima cittadina turistica che offre locali alla moda e una splendida vista sul mare Adriatico e la sua splendida costa.

Questa città del sud del nostro continente, così vicina all’Italia da poterne scorgere le coste nei giorni limpidi e brillanti di sole, si adagia su un mare azzurro chiaro dove le sue costruzioni bianche riflettono la luce del sole e a lato della baia, lo splendido profilo del promontorio di Karaburun fa bella mostra di se.
La magia di Karaburun
Lì dove il mare Adriatico incontra lo Ionio la penisola di Karaburun (nero del capo) si erge e brilla ricca di fascino. Di proprietà dello Stato albanese e zona militare per la maggior parte del suo territorio è interdetta al pubblico ma è proprio questa caratteristica che l’ha preservata dal punto di vista naturalistico e la protegge tutt’ora dalle spinte di sviluppo urbanistico che stanno attraversando l’Albania.

Si dice che questa penisola ricca di grotte e di calette nascoste fosse la base operativa del grande Khayr al-din Barbarossa, corsaro crudele ma anche ammiraglio della flotta ottomana che nel 1500 solcava il Mediterraneo creando paura e scompiglio nelle flotte di mercanti che attraversavano numerose questo mare in cerca di guadagni e fortuna.
In piega verso il Passo di Llogara
Colmi di tanta bellezza ci allunghiamo lungo la costa sino a superare la penisola per iniziare la salita verso uno dei punti più suggestivi e carichi di fascino di tutto il paese: il passo di Llogara, situato nel Parco nazionale omonimo.
La SH8, allontanandosi dal mare, si inoltra per salire attraverso queste vie di montagna sino ad un’altezza di 1072 metri. Il Llogara è una delle zone più pittoresche di tutta l’Albania, un vero paradiso per noi motociclisti che possiamo godere, anche per l’ottimo asfalto, di curve e tornanti mozzafiato dove, lungo costoni di montagna che precipitano verso il mare, si può anche allungare lo sguardo verso la costa albanese che sotto di noi si dilata sino a raggiungere i confini con la Grecia.


Un passo quello di Llogara che mette alla prova i freni della moto e che regala attimi di estasi pura. Carreggiata stretta che si allunga a valle come un serpente sinuoso, dopo ogni tornante la visuale cambia restituendoci appieno il gusto del viaggio in moto, quella sensazione che ti pervade avvolgendoti e fa godere dell’essere motociclisti.
Lungo la strada incontriamo e ammiriamo gli enormi e secolari “pini bandiera” ora in via di estinzione e possiamo sostare sul belvedere, la struttura di cemento a forma di terrazza che consente una vista mozzafiato verso il mare circondati dalle nuvole che si raccolgono intorno alle cime dei monti.

In discesa dal Monte Cika
E’ con soddisfazione, pervasi come siamo da quella sensazione di euforia che prende i motociclisti quando affrontano discese così spettacolari, che abbandoniamo le pendici del Monte Cika per planare nuovamente, dopo una serie incredibile di tornanti a picco sul mare, sulla costa.
Quello del Llogara non è solo uno dei passi più esilaranti dell’Albania ma probabilmente anche in Europa ne esistono pochi che danno maggiori soddisfazioni. Una volta arrivati ai suoi piedi saremmo quasi tentati di risalirlo.

Paesi lungo la costa
Proseguendo lungo la SH8 attraversiamo alcune delle località più rinomate della zona. Paesi splendidi con le sue strutture di case bianche tipiche del sud dell’Albania.
Paesi abbarbicati sulle montagne come Dhermi con il suo Monastero Bianco o di Santa Maria in cima ad un enorme masso che brilla sotto il sole e le sue spiagge, 3 km a valle del paese, lunghe di ghiaia fine e bianca e acque cristalline, e qualche chilometro dopo la selvaggia spiaggia di Palase, meta di chi ama la solitudine e la bellezza incontaminata.

Proseguendo attraverso questi piccoli borghi incontriamo chiese che ancora oggi proteggono e racchiudono piccoli tesori religiosi e culturali o case bianche che vigilano su spiagge più o meno raggiungibili come Ilias che ci offre uno sguardo panoramico verso i canyon di roccia rossa che si allungano sotto di noi sino alla spiaggia di Gjipe.
Una piccola baia quella di Gjipe, unica e incredibile che volendo si potrebbe raggiungere a piedi attraversando i Canyon con 3 ore circa di camminata. Un’esperienza che noi oggi non faremo limitandoci a contemplare dall’alto godendo delle molteplici sfumature di colore che dal marrone scuro esplodono nei rossi carichi della luminosità dei raggi solari.

Fine giornata, si raggiunge il mare
La nostra giornata termina a Jale, alla ricerca di un campeggio che sfortunatamente per noi (o fortunatamente visto lo stato in cui era) è chiuso.
Questo piccolo paese che ci appare dall’alto, protetto da colline ricoperte da bellissimi ulivi, è una nota località turistica sia per gli albanesi sia per i turisti più giovani che amano frequentare queste bellissime spiagge piene di eventi notturni.

Giornata piena di novità questa che merita un bel bagno e così mentre il sole cala dietro la collina ci immergiamo in queste bellissime acque azzurro chiaro circondati da pace e tranquillità.