Pushkar la città sacra nata per volere di Brahma. Il nostro viaggio nel Rajasthan sta per attraversare i luoghi sacri dell’induismo con i loro riti e le loro suggestioni spesso incomprensibili per noi ma affascinanti e coinvolgenti

Nuovamente on the road
Una volta usciti dalla bellissima Bundi ritroviamo subito le tipiche strade indiane, asfaltate, in discrete condizioni e piene di vita e di attività.
La 52 road si presenta infatti abbastanza trafficata soprattutto da trattori che trasportane enormi, e quando diciamo enormi dovete crederci, contenitori di derrate alimentari che assomigliano al grano ma non ne siamo sicuri e questo rallenta naturalmente un traffico che già procede a velocità rallentata.
Le montagne degli Aravalli rendono questo itinerario piacevole creando sfumature di colori e di paesaggi.
Ajmer la città Sufi
Superiamo diverse cittadine che sviluppano la loro economia ai margini di queste arterie fino a raggiungere Ajmer una splendida città che si affaccia sulle acque del lago Ana Sagar a 15 chilometri da Pushkar la nostra meta finale.

In questa città dove il cuore batte accellerato possiamo trovare pellegrini mussulmani che giungono da ogni parte del mondo a visitare la dimora del santo sufi, Khwaja Moinuddin Hasan Chisti il cui santuario viene venerato ed è oggetto di pellegrinaggi anche dagli induisti a dimostrare la grande apertura che questi dei e dee, santi e sante irradiano su questo mondo così aperto e variegato.
Tante cose da vedere ad Ajmer
Santuari di marmo bianco e cupole come quello di Dargah Sharif, Il Forte di Taragarh conosciuto come Forte delle Stelle costruito dal fondatore della città e ancora palazzi come quello di Akbari e molti templi. Insomma sarebbe il caso di fermarsi qui ma noi abbiamo bisogno di raggiungere Pushkar e così dopo una sosta nel mercato cittadino e un’occhiata veloce alle bellezze della città iniziamo la discesa verso la città santa che ci attende sulle acque del piccolo Pushkar lake.

Pushkar la città sacra del Rajasthan
Il primo passo ti costringono a farlo i finti santoni ( li chiamiamo così per non dire truffatori da strada) ed è a pagamento; il rito della Puja, una pratica induista che attraverso preghiere e canzoni mostra rispetto al Dio.
Noi non ne avremmo bisogno ma veniamo circondati e alla fine controvoglia partecipiamo a questo rito, litighiamo con i presunti santoni al momento di pagare e ce ne andiamo imprecando ma oramai il rito è compiuto. 🙂
Una volta liberati che questi molestatori seriali siamo liberi di passeggiare tra Sadu e pellegrini che qui arrivano per immergersi nelle acque sacre.


Tutto nasce dal fiore di Loto
Secondo la tradizione Brahama assorto in preghiera lasciò cadere un fiore di Loto dalla sua mano. Dal fiore sgorgò acqua che trasformò il luogo in un piccolo lago di origine divina.
Una parte delle ceneri di Gandhi sono sparse in questo lago circondato oggi da templi, negozietti di souvenir e artigianato locale, ristorantini e piccoli alberghi che alimentano un’economia basata sul turismo e sul pellegrinaggio.

Qui si respira aria di spiritualità soprattutto quando , al tramonto una moltitudine composita fatta di turisti, pellegrini, abitanti, e viaggiatori alla ricerca di nuove vie spirituali o semplicemente in cammino si riuniscono sui Gaht, le splendide scalinate che scendono verso l’acqua suonando, cantando, ballando o semplicemente in attesa che il sole lasci il posto alle stelle.
Il tempio di Brahma e altri racconti
Sono tantissimi i templi e gli altarini disseminati in città anche se il tempio di Brahma che si trova al centro del lago resta l’indiscusso protagonista.
Per noi un momento magico dove osservare il vero volto dell’India, quello che le permette di andare avanti nonostante le tante contraddizioni: l’amore, la devozione e il rispetto per ogni forma vivente.

Parte del pomeriggio la trascorriamo ospiti dei commercianti di pietre ad acquistare uno dei prodotti più ambiti di questo paese: le pietre preziose e non.
Qui abitano i veri esperti del settore che una volta varcata la soglia dei loro piccoli negozi ti invitano a sederti, a gustare del chai e ad immergerti, guidati da loro in questo mondo così affascinante e ricco di bellissime opportunità.
Domani riprenderemo il nostro viaggio ma qui, nella città sacra possiamo tranquillamente lasciare un pezzettino del nostro cuore in attesa di tornare per ritrovarlo intatto e arricchito.
Pushkar la città sacra – Pushkar la città sacra