Guidando tra curve e tornanti lungo le valli che si aprono verso Fes, senza neanche rendercene conto ci troviamo circondati da immense e interminabili distese di grano che oscilla tranquillo sotto un caldo vento africano
Marocco in moto – si guida verso Fes
Una magia lunga quasi 250 Km completata da dolci curve e armoniosi tornanti dove la moto può scivolare veloce e leggera. E noi con essa. Questo il paesaggio che ci circonda nella nostra tranquilla discesa verso il centro del Marocco.
Ogni tanto appaiono laghi di una tinta turchese mai immaginata e gli ormai famigliari ouadi , solchi nel terreno in attesa di essere riempiti dalle piogge capaci di trasformarli in un attimo in veri e propri fiumi tumultuosi.

Magica Fes
L’arrivo in serata a fes è caotico ma altrettanto magico.
Una grande città che si sta rinnovando con la posa di numerosi quartieri moderni ma che, all’interno delle sue possenti mura merlate, conserva l’antica struttura e l’antico fascino che ha incentivato le fantastiche storie di uno dei libri più avvincenti di storie fantastiche: Le mille e una notte.
Una volta sistemati in un Riad non esitiamo ad immergerci nel vortice caotico della sua spettacolare medina dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità.
La medina di Fes
La Medina di Fes è una delle più famose per bellezza e suggestione e ben presto anche noi siamo circondati ed immersi nell’aria carica di fumo, di odori forti e speziati, di colori sgargianti, di grida e voci di un’umanità in movimento.
Negozietti che si perdono nel buoio degli androni, merce esposta in ogni dove, locali fumosi dove i piatti tipici di questo paese vengono serviti caldi e fumanti.
Un’esperienza unica e molto piacevole.


Il quadrilatero magico
In mattinata, dopo una bella dormita si parte per dedicare la giornata ai dintorni di questa antica città. Si guida subito verso Moulay Idriss per poi proseguire alla visita a Volubilis, subito fuori le mura di moulay Idris per proseguire infine verso Meknes.
Ripercorrendo a ritroso la strada del giorno prima, in breve ci ritroviamo circondati nuovamente dal giallo del grano che oggi ondeggia dolcemente sotto la spinta di un vento leggero creando onde che sembra si muovano come in un mare.
Raggiungiamo Moulay Idriss
La nostra moto, una volta imboccata la provinciale 7014 e abbandonata l’agevole Nazionale 4, inizia la salita verso Moulay Idriss Zerhoun, considerata città santa e meta di pellegrinaggi per quei fedeli che non possono permettersi un viaggio verso la Mecca.
Tornanti e curve ci guidano mentre il paesaggio muta mostrando distese di ulivi che risalgono i crinali delle montagne che ci circondano.
Entriamo in città mescolandoci ai tanti pellegrini che si accalcano lungo le vie rendendo l’ambiente frizzante e caotico.
Carrettini trainati da asini e tante auto affollano le strette strade del centro che raggiungono il bellissimo minareto dalla forma cilindrica, inusuale per questo paese dove solitamente moschee e minareti hanno strutture con forme squadrate.
Una passeggiata in città
Costruzioni che si accavallano le une alle altre dipinte di verde e di rosa segnano come una mappa i vari quartieri abitati da berberi e arabi mentre quelle dipinte di azzurro, usato anche come repellente contro gli insetti completano un percorso colorato e armonico che sale verso l’alto per offrire infine un panorama mozzafiato sulla zona dei minareti sotto di noi.
Apprendiamo quassù che la moschea è rigorosamente vietata a chi non è di fede mussulmana.

Il sito archeologico di Volubilis
Usciti da Moulay Idriss bastano solo 5 chilometri di strada per raggiungere l’antico sito di Volubilis.
Sfidando il tempo e l’incuria i resti di questa città romana sono giunti fino a noi per testimoniare il ruolo e la grandezza della civiltà romana in questa parte di mondo.
Un’arco trionfale, in onore dell’imperatore Caracalla che qui amava soggiornare, apre la porta al decumano dove i resti di antiche terme e ville un tempo fastose mostrano ancora oggi meravigliosi mosaici.
Il sito racconta tramanda storie di conflitti come quello tra Giuba II re di mauritania e Caracalla, ma anche di vita quotidiana e di pace tanto che anche l’imperatore Caligola amava risiedere in questa città per lunghi periodi.
Un periodo di storia che appartiene anche a noi e ci unisce.
Si guida verso Meknes
35 chilometri di strade circondate dal grano maturo sono quelle che da Volubilis ci accompagnano verso una delle quattro città imperiali del Marocco: Meknes ( le altre tre sono Fes, Rabat e Marrakech.
Città berbera risalente al X sec. a.C. circondata da mura altissime e merlate che circondano l’antico palazzo reale e una qasba dai vicoli stretti e bui che formano un labirinto dal quale risulta difficile uscire senza un aiuto
Tappa obbligatoria, il bellissimo mercato
Il mercato coperto della città è di gran lunga il meno turistico di tutti quelli finora visitati. L’odore di carne cruda è molto forte e la vista degli animali appesa ai ganci in esposizione è uno spettacolo al quale non siamo molto abituati ma l’odore e i colori delle spezie, le montagne di datteri la frutta, la verdura, i prodotti dolciari rendono questo posto assolutamente affascinante e divertente.
Tutto meravigliosamente reale, anche le api che volano intorno ai datteri attratte dal sapore dolciastro di questo frutto incredibilmente buono.
Incantatori di serpenti e altre prelibatezze
A Meknes puoi passeggiare tra incantatori di serpenti, ammaestratori di scimmie e rievocazioni storiche senza dimenticare di assaggiare il “whiskey dei berberi” un tè alla menta che qui raggiunge vette di bontà. ( va a capire perchè ma è così 🙂 )
Difficile abbandonare la città ma è ora di andare.


Rientro nella accoglienti mura di Fes
Rientriamo in serata a Fes dentro le sue splendide e possenti mura in tempo per godere ancora del caldo e accogliente caos della sua medina.
Accostandoci ai banchi dei macellai all’ora di cena possiamo assistere all’accensione dei fornelli dove verrà cotto il cibo a base di carne e salse speziate che verranno offerti per pochi Dirham.
Possiamo anche salire le scalette ripide e anguste di uno dei tanti locali che servono bevande analcoliche per raggiungere ampi terrazzi dal quale godere del tramonto con uno sguardo sulla città.
Siamo nel cuore di questo paese, immersi tra storia e cultura mentre gli ultimi raggi di sole lasciano spazio al cielo stellato.
Domani lasceremo questi luoghi, destinazione Merzouga e il Sahara