In moto lungo il Po ti porta, attraverso la 2a tappa lungo le risaie piemontesi, l’immensa pianura lombarda e, sempre seguendo il corso di questo grande fiume sino alla splendida città di Cremona.
2a tappa da Torino a Cremona
Di prima mattina si riparte verso Casale Monferrato, dominio dei Gonzaga che la trasformarono in una delle più belle cittadelle del territorio. Anche qui il Po risplende e domina la pianura fiancheggiando le colline che si aprono innanzi a noi.
In moto lungo il Po
La SP54 ci accompagna come una linea retta, affiancata da suggestive risaie in questo periodo dell’anno immerse nell’acqua, verso Frassinetto Po, un piccolo gioiello urbanistico del trecento che conserva ancora, oltre a palazzi e chiese del cinquecento, anche un’antica riseria che, trasformata oggi in museo, resta adagiata mollemente su un’immensa pianura coltivata.
Ritorniamo sui nostri passi per attraversare il Po a Crescentino e salire in collina.
Qui, guidando lungo provinciali dalle curve sinuose e dai morbidi tornanti come la SP1 e la 5, attraversiamo tutta una serie di piccoli borghi veramente suggestivi, ognuno di loro con una storia da raccontare.
Il borgo di Gabiano e quello di Camino
E’ guidando dunque con il Po che scorre dabbasso, sempre più imponente e maestoso, che scopriamo il borgo di Gabiano di origine tardo romana, sorto intorno al suo castello che, all’interno di un grande parco, conserva un meraviglioso labirinto monumentale e poi ancora, guidando attraverso enormi e pregiati vigneti, Camino, un borgo a ferro di cavallo dove è possibile ammirare uno dei più bei castelli del Monferrato.
Un itinerario molto bello che da solo varrebbe un viaggio fin qua, sono numerosi infatti in questa zona i motociclisti che affrontano in piega queste strade, oppure passeggiano proprio come noi, godendosi i borghi e il fiume che imponente scorre sotto di noi.
Lungo il Po in Piemonte
Finalmente si attraversa nuovamente il Po a Casale Monferrato per puntare la moto verso Frassinetto Po riportandoci sull’argine sinistro.
Stiamo per abbandonare il Piemonte, una regione ricca di sorprese e non banale. Ci concediamo così un ultimo sguardo al fiume che inizia la sua corsa verso la Lombardia aumentando notevolmente la sua capacità d’acqua e poi, gli ultimi chilometri che attraversano la Lomellina lungo la SP54 che ci porterà sino a Fonti di Monte Valenza dove l’ennesimo ponte ci aiuterà ad attraversare il fiume ed entrare in Lombardia.
In moto dal Piemonte alla Lombardia
La Lombardia si apre davanti a noi con le sue immense pianure. Distese di terreni coltivati principalmente a grano, strade diritte ma non noiose, fattorie enormi sparse sul territorio e poi ancora grandi fabbriche, impianti energetici e tanto altro.
Siamo nella zona più industrializzata d’Italia e si vede. Vie ordinate e case basse, attraversiamo Frascarolo. La Lomellina si allunga mentre il fiume si allontana.
Il traffico qui in Lombardia è aumentato e così, tra rallentamenti e fermate ad ammirare il fiume con i suoi moli di attracco, i suoi locali quasi a pelo d’acqua, le imbarcazioni che scivolano lungo il fiume e i pescatori, procediamo nel nostro viaggio.
Una deviazione dal fiume Po verso il ponte della Becca
Una deviazione ce la concediamo guidando da Verrua Po verso Caldera, lungo la SP617. A qualche centinaio di metri il Ticino dopo aver superato la città di Pavia confluisce nel Po e potrete ammirare il tutto attraversando il suggestivo ponte della Becca, uno dei più affascinanti che incontreremo in questo nostro viaggio.
Costruito tra il 1910 e il 1912 e lungo un chilometro questo struttura in acciaio molto particolare ancora oggi supporta il passaggio di auto e camion che si allungano da Pavia verso le terre dell’Oltrepò. Non mancate di attraversarlo così da poter ammirare il nostro fiume che si apre tra una campata e l’altra.
Ultimi chilometri, in moto verso Cremona
Ripercorrendo nuovamente la SP617 guidiamo verso Cremona sorpassando camion e macchine. Non c’è fretta, questo viaggio non richiede particolare impegno tranne quello di godersi la vita silenziosa e rilassante che scorre lenta come questo nostro grande fiume e attraversare, di volta in volta, i confini invisibili che scorrono a zig zag tra la Lombardia e l’Emilia.
Cremona è una di quelle città che non avresti mai immaginato così suggestive e affascinanti. Il fiume Po e l’arte di costruire violini, già questo farebbe di Cremona una città romantica, ma poi si arriva passeggiando alla piazza del Comune e qui il Duomo ed il suo battistero capaci di avvolgervi dentro un sogno di luci e forme armoniose. Di origine gallica questa città a pochi chilometri dall’Emilia sembra quasi assopita in un’aureola di bellezza. Non mancate di visitarla, lasciate pure la moto e addentratevi verso il centro storico, non ve ne pentirete.
Noi oggi rimaniamo qua, un campeggio piccolo ma molto carino, iperautomatizzato e tenuto bene lungo gli argini del nostro fiume così da mantenerne la vicinanza, insieme ai nugoli di zanzare che qui sono la normalità e si allontanano solo se respirano l’Autan o simili. Una buona dormita prima di affrontare la discesa verso l’Emilia e poi verso il Delta che l’indomani ci sta aspettando.