Itinerari in moto lungo il Po vi porterà a guidare lungo gli argini del fiume piu’ lungo d’Italia. Un viaggio che partendo dalla cima di una delle vette piu’ suggestive e romantiche d’Italia, il Monviso, attraverserà tutta l’Italia del nord per irrompere attraverso il grande delta nel mare Adriatico
Il gatto e la lucertola
Nel piccolo e grazioso borgo di Paesana si racconta che una parte del paese, quella adagiata sulla riva nord e più esposta al sole, abbia come simbolo la lucertola mentre la sponda a sud, quella più in ombra, porti come simbolo quello del gatto. Ed è così che pernotteremo nel funzionale campeggio del paese sotto il simbolo del gatto mentre faremo colazione nel bar centrale sotto il segno della lucertola.
Queste e altre storie del “Grande fiume”.
Dalle pendici del Monviso a Torino – “Qui nasce il Po”
Poetico e altamente suggestivo Pian del Re (così si chiama il luogo ai piedi del Monviso), si presenta con un’allegoria di cascate e torrenti che scendono dalle vette circostanti per confluire verso quello che più a valle si trasformerà nel grande Po.
Questo il paesaggio che ci appare una volta raggiunta la cima mentre alle sue spalle, coperto a tratti dalle nuvole che vanno e vengono, la vetta più alta delle Alpi Cozie, inconfondibile per la sua forma piramidale: il Monviso.
Già dalla sua nascita il Po può vantare una certa imponenza. Nato dalla confluenza di diversi laghi posti più in alto e dallo scioglimento di ghiacciai che trovano il loro punto di connessione esattamente tra due massi, questo fiume inizia la sua corsa con un getto imponente e altamente suggestivo.
“Qui scorre il Po”
E’ da Pian del Re che anche noi come quel rametto ,che corre sballottato dalla corrente, in sella alla nostra Suzuki V-Strom 1000 iniziamo la nostra corsa verso il mare imboccando la SP 234, che attraverso tornanti e curve mozzafiato punto diritto verso il belvedere di Pian della Regina prima e poi raggiunge il piccolo borgo di Crissol, 163 abitanti a 1333 metri sul livello del mare con i suoi tipici tetti grigi e i balconi fioriti.
I borghi più belli del Piemonte
Da Crissolo scendiamo verso valle attraversando alcuni dei borghi più belli del Piemonte.
Revello, fondato dai romani, posti lungo un’importante via di comunicazione che oggi sfoggia orgogliosa la torre dell’orologio, un castello risalente all’anno Mille e la stupenda chiesa della collegiata che da sola merita una sosta.
Al suo interno meravigliosi affreschi di Hans Clemer e spettacolari navate. Staffarda, lungo la SP222 che oltre alla suggestiva ed imponente Abbazia, che si può visitare pagando la non modica cifra di 6 euro, ritrova anche le sponde del nostro fiume che da qualche chilometro avevamo perso di vista.
Visita a Villafranca
Villafranca e la sua splendida cappella di Missione che ritroviamo immersa in un bosco a pochi minuti dal centro è un’altra tappa che racconta la vita e la storia delle genti del Po.
Una passeggiata fuori dal paese, immersi nel verde per visitare la Cappella di Missione a prima vista una chiesetta anonima come tante ma che racchiude al suo interno una serie di affreschi databili intorno agli inizi del 1400 attribuiti a Duce, pittore pavese attivo alla corte dei Savoia.
Un incanto di colori e forme che ancora oggi riesce ad emozionare.
Uscendo dal bosco si riprende la via, il Po sembra rimanere distante ma una serie di canali che si allungano e attraversano campi coltivati lo avvicina a noi.
Lungo il Po tra ponti ed argini
Cercando di attraversare il fiume proseguiamo lungo la SP139 per poi svoltare verso Pancalieri (ovvero “piano calante” verso il Po).
Ordinato e silenzioso, questo paesone impegnato nella produzione di piante officinali, specialmente della menta piperita, racconta la storia della casa Savoia così come dopo una guida tranquilla ma divertente di alcuni chilometri lungo la SP663 Moncalieri, “la Città del Proclama” ma anche di un suggestivo castello sabaudo.
Da qui facile giungere a Torino, basta seguire il corso del Po.
Itinerari in moto lungo il Po – Torino e il Po un legame antico
Che dire di Torino? Difficile farsene un’idea mentre la si attraversa ma è qui che il Po trova la sua cornice naturale di assoluta bellezza.
Qui il “grande Fiume” è molto amato dai torinesi che trovano lungo le sue sponde quella quiete e tranquillità che la grande città, seppur bellissima, non offre.
La storia di Torino si sviluppa tutta lungo queste acque; qui Napoleone, dopo averla conquistata, fece costruire il bellissimo ponte oggi intitolato a Vittorio Emanuele, porta di accesso al centro storico; qui, lungo i “murazzi” fino a qualche anno fa dedicati alla movida torinese, fa bella mostra di sé la statua che la città volle dedicare al grande Giuseppe Garibaldi che, affiancando il re (Vittorio Emanuele II) e Cavour, con le sue truppe di patrioti contribuì a dare la spallata finale al regno asburgico in Italia e a liberare la Lombardia, per poi proseguire la campagna che tra alterne vicende portò all’unità d’Italia.
Torino è come una nobildonna
A Torino si giocarono i destini del nostro paese e l’aria che si respira è nobile, raffinata e soprattutto giovane.
Difficile resistere al suo fascino e, mentre la moto scorre liberamente lungo le strade del centro aperte a residenti e turisti nei fine settimana, lo sguardo accarezza la Mole Antonelliana, le piazze principali e i suoi importanti palazzi tra i quali spicca quello di Carignano antica sede della camera dei deputati italiani.
Guidiamo nuovamente verso il Po per ammirare i Murazzi, gli imponenti argini costruiti per difendere la città dalle piene del fiume.
E’ qui lungo queste acque il cuore pulsante di questa città ed è qui che con uno splendido tramonto in arrivo chiudiamo questa giornata di viaggio, uno di quei viaggi che proprio non ti aspetti.