Istria e Quarnaro, un viaggio carico di sorprese
Un lembo di terra tormentato dalla storia, conteso dai popoli, bagnato dal sangue di guerre fratricide, contrassegnato da eventi che hanno cambiato anche il corso della storia europea ma, a contrapporsi a questo destino duro e crudele, quella che incontriamo è un lembo di terra bellissima nella sua selvaggia e indomita potenza di colori vivaci e forti.
Stiamo parlando dell’Istria e del golfo del Quarnaro verso cui ci stiamo avvicinando con il rombo della nostra moto per immergerci nella sua storia così come nella natura capace di regalare emozioni forti e indimenticabili.
Si parte dall’Italia proprio per segnare un legame che non si è mai dissolto tra la cultura del nostro paese e quella di questo lembo di territorio ricco di colori, paesaggi e storie.
Qui di seguito il racconto di questo viaggio suddiviso in giornate:
Prima tappa del percorso – In partenza da una stella, la città di Palmanova con la sua storia e la sua bellezza si volge la moto verso la Slovenia. Per oggi raggiungeremo Pirano. Vai alla pagina
Seconda tappa del percorso – finalmente attraversata la frontiera si entra in Istria. Stiamo scendendo verso Pola la bellissima città tanto vicina all’Italia. Vai alla pagina
Terza e quarta tappa del percorso – Pola è una città magnifica ma oggi ci attende anche altro, la discesa verso Cres e la magia del piccolo borgo di Valun. Il risveglio nella placida Valun e poi via alla scoperta dell’isola e delle sue perle. Vai alla pagina
Quinta tappa del percorso – Stiamo per abbandonare l’isola di Cres per risalire verso nord. Il mito di Biccari e la bellezza di Fiume ci attendono. Vai alla pagina

Dove dormire
Se state guidando lungo le direttive istriane e vi trovate nelle vicinanze di Pola vi trovate nel posto giusto dove passare la notte.
Riservandovi una visita a questa meravigliosa perla dell’alto Adriatico prima o dopo la fine della giornata vi consigliamo di proseguire per altri 8 chilometri direzione Medulin per passare una notte in uno dei campeggio più carini dell’Istria meridionale: l’Arena Kamp Tasalera