Il Sahara tunisino
Raggiunta Tataouine ecco aprirsi le porte del bellissimo Sahara tunisino. Una giornata alla ricerca degli antichi Ksar.
La Tunisia degli Ksour
Esistono tante Tunisia, quella delle mega strutture ricettive che si allungano sulla costa e che ospitano un turismo di massa, quella delle dune nel deserto, parco giochi per gli appassionati di off road, quella delle coste rocciose immerse nel verde del nord del paese e anche quella degli Ksour, plurale di Ksar, i tipici villaggi berberi presenti nel Maghreb.

Per andare alla scoperta di questa ultima fantastica Tunisia dobbiamo partire da Tataouine, città berbera che guarda verso la vastità del deserto, la città più a sud del nostro itinerario e, a nostro parere, anche la più affascinante.
Verso lo Ksar Ouled Soltane
Si parte presto questa mattina!! Abbiamo oramai capito che il sole tramonta presto e abbiamo bisogno di usufruire di ogni momento di luce per godere appieno di questo paese. Sveglia all’alba dunque, si carica la moto e si guida verso sud, prima fermata allo Ksar Ouled Soltane.
In realtà durante il tragitto ci fermeremo tante altre volte ad ammiare il paesaggio, ma proseguiamo con ordine.
RL994, basta poco, anzi nulla per essere circondati dalla sabbia del deserto. A tratti piccoli gruppi di palme e poi villaggi arrampicati lungo le pendici delle montagne. E proprio una volta iniziata la salita che il divertimento si fa più intenso.

Curve e tornanti e ancora curve che salgono e curve che scendono. Strade tutte asfaltate o comunque in buone condizioni e tante piste segnate sulla sabbia che si allungano verso confini a noi sconosciuti e spesso anche alle mappe.
Prima tappa lo Ksar Ouled Soltane
Cereali e olive, questi i prodotti che venivano conservati prevalentemente nello Ksar Ouled Soltane come anche in quelli presenti lungo questo territorio.
Antichi granai quindi che dal XV sec. in poi le tribù berbere utilizzarono per la raccolta e la difesa di questi prodotti. Quasi tutti si trovavano in cima a delle colline per essere meglio difendibili e anche Ouled Soltane non fa eccezione.


Decisamente uno degli Ksar meglio conservati, suddiviso in due cortili le cui costruzioni potevano raggiungere anche i quattro piani ed è qui, dentro questi cortili che vennero girate molte scene del film “La minaccia fantasma” della serie Star Wars.
Una bella passeggiata, una volta parcheggiata la moto è d’obbligo e così ci mischiamo ad un gruppo di inglesi con una guida che sta raccontando la storia di questi luoghi così lontani da noi ma così affascinanti.
Il territorio e gli Ksar meno conosciuti
Ripartiti da Ouled Soltane torniamo a guidare nel deserto. Il paesaggio è veramente fantastico e la guida è facilitata da strade asfaltate.
La RL1 ci regala anche Ksour nascosti e per questo abbandonati dal mondo e anche dai turisti ed è in questi luoghi che finalmente possiamo immergerci nella magia del tempo e di queste strutture oggi scheletri abbandonati ma fino a poco tempo fa centri nevralgici di vita e scambi commerciali.
Chenini e i villaggi berberi
A Chenini purtroppo dobbiamo desistere. Lo Ksar è veramente impressionante, situato su un altipiano, il villaggio rupestre con annesso ksar fortificato risalente al XII sec. imporrebbe una visita ma, la sfortuna si accanisce e così a parte la lunga fila di gruppi di turisti che risalgono l’unica stradina che porta al villaggio e la lunga fila di fronte ai due ristoranti presenti in loco ci tocca anche l’assalto delle cosiddette guide autoctone che, essendo gli unici a non appartenere ad un gruppo si accaniscono su di noi offrendo i loro servizi.

Qualcuno di voi potrebbe anche mollare e accettare, sicuramente sarebbe meglio che ingaggiare una lotta violenta e ne varrebbe la pena. Noi sinceramente di lasciare la moto dabbasso e salire con loro vestiti con abbigliamento tecnico sotto il sole non ne abbiamo alcuna intenzione e così dopo urla e minacce si riparte.
Anche questo fa parte del viaggio.
Lo ksar El Ferech
Lungo la strada per Tataouine dove, dopo una sosta per il pranzo ripartiremo subito ci concediamo un’ultima sosta per visitare lo Ksar El Ferech.
280 granai o ghorfas come vengono chiamati intorno a due piazze. Uno splendido esempio di fortificazione che si trova in pianura. Si entra attraverso una porta e al suo interno potete ammirare un frantoio, un pozzo e anche una moschea.
Qui nessuno ci ha disturbato, anzi, la quiete era perfetta tanto che ci siamo goduti la bella passeggiata tra le varie costruzioni molte delle quali a due piani.

La Tunisia più affascinante – da Tataouine a Toujane
E’ arrivato il momento di risalire il paese e lo facciamo guidando tra montagne di sassi e sabbia dai colori caldi della terra bruciata dal sole.
La RR207 questo ci regala, chilometri di curve e tornanti che si snodano tra montagne ed altopiani, ksar piccoli e grandi, villaggi, palme e il vento caldo secco del deserto. Qui fa caldo ma in mancanza di umidità tutto diventa più sopportabile anche con l’abbigliamento tecnico.

Avremmo voluto raggiungere Matmata ma il tramonto ci raggiunge a Toujane ed è meglio così. Oltre all’accoglienza di un villaggio berbero dove le case troglodite si perdono tra le stradine dell’antico villaggio immobile nel tempo abbiamo anche l’opportunità di pernottare in una delle stanza scavate nella roccia che questo villaggio propone.
Bagno in comune, cena in cortile davanti alle camere a base di carne, colazione all’aperto sotto una palma con miele aromatizzato al rosmarino, formaggio e datteri e pane prodotto in loco
Che ne dite? Il tutto a cifre decisamente modiche 🙂

Il Sahara tunisino e gli Ksour
Per oggi ci fermiamo qui. E’ stata una giornata di viaggio veramente fantastica. Una Tunisia bellissima che ci ha svelato il suo fascino chilometro dopo chilometro.
Spesso ci siamo trovati a guidare strade completamente deserte dove, stranamente non abbiamo incontrato motociclisti.
Una bella dormita e poi domani si sale verso Tozeur. Caro deserto, noi siamo qui.