Il deserto del Thar è intorno a noi ma ancora non si vede. Per sentirne l’odore bisogna raggiungere l’antica Jaisalmer
Il deserto del Thar
Quando abbiamo letto che anche l‘India aveva il suo deserto ci siamo incuriositi subito ed è così che abbiamo fatto la conoscenza con il deserto del Thar.
Distese di sabbia e dune, il Thar si estende e attraversa il Rajasthan estendendosi per due terzi della sua superficie fino a lambire l‘Haryana e il Punjab e raggiungere anche il Gujarat, la regione indiana affacciata sul mar Arabico
Bikaner, questa splendida città attraversata da nuvole di sabbia, si trova proprio nel cuore del deserto ed è da qui che in mattinata ripartiamo alla ricerca delle dune sabbiose e dei cammelli.
Bikaner e il Devi Kund Sagar
La prima sosta arriva dopo appena 8 chilometri, non possiamo lasciare la città senza prima aver visitato questo importante luogo che raccoglie i cenotafi dedicati alla memoria dei sovrani locali.

Uno stile architettonico molto suggestivo che raccoglie e mescola cultura indù e islamica questi monumenti sepolcrali sono per lo più realizzati in marmo o, per i più antichi, in pietra calcarea. Alcune sono anche arricchite da pitture a soffitto.
Si paga un biglietto in entrata ed è obbligatorio entrare senza le scarpe. Un luogo di pace che racconta le storie di re e regine e vi lascerà ammirati ed estasiati per la bellezza e il fascino di questi manufatti.
Pronti a rimetterci in viaggio imbocchiamo la Bikaner – Kolayat Rd o Rd11 e torniamo a guidare lungo le arterie indiane.

La strada verso Jaisalmer
Torniamo a guidare lungo queste arterie diritte fiancheggiate da sabbia, attività commerciale di vario genere, tendopoli, baracche e quanto di meglio questo paese sa offrire a chi vuole immergersi senza pregiudizi nella sua quotidianità.
Come abbiamo già detto l’India vive lungo le sue strade e per conoscerla a fondo è qui che bisigna stare.
Alcuni tratti di strada sono a pagamento per auto e grossi veicoli mentre le moto viaggiano gratis.
Pokhran e il suo Forte
Una sosta per il pranzo ce la concediamo a Pokhran, città famosa per ospitare uffici e laboratori che promuovono per il governo esperimenti nucleari. Per noi l’ennesima cittadina vivace e caotica dove poter mangiare, bere qualcosa.
Una volta arrivati scopriamo anche che Pokhran un tempo rivestiva grande importanza per i commerci perché situata all’incrocio tra Jasalmer, il Pakistan e Jodhpur, una delle grandi oasi del Rajasthan.

Volendo, dietro pagamento di un biglietto è possibile visitare il suo antico Forte, una cittadella del XIV secolo conosciuta anche come “Balagarh”, con annesso un museo, oggi di proprietà privata.
Jaisalmer “la città gialla”
Una volta pranzato e guidato lungo la Jaisalmer – Jodhpur Rd raggiungiamo nel primo pomeriggio la città nel deserto.
Jaisalmer sin da subito conquista e affascina. Le possenti mura del Forte, che come tutto in questa città sono costruite in arenaria gialla e che ancora oggi ospitano al suo interno un quarto dei suoi abitanti, sembrano tingersi di oro sotto i raggi del sole per poi divenire sempre più arancioni quando si avvicina il tramonto.

Niente è più vicino al nostro immaginario collettivo di questa città che rimanda ai racconti delle “Mille e una notte”, niente sembra più esotico e affascinante di questa cittadina così vicina al Pakistan.
Qui intorno al XVII secolo i ricchi commercianti di ori, spezie, tessuti e altre merci preziose che smerciavano verso l’Afghanistan e la Persia fecero costruire lussuose Haveli, le dimore nate nel lusso che ancora oggi sono l’orgoglio e il vanto della città.
Il Forte di Jaisalmer
Jaisalmer merita una sosta di almeno due giorni e la prima cosa che potete fare una volta concluso il check in nel vostro hotel e parcheggiata la moto in un posto sicuro è salire verso le mura della città vecchia, oltrepassarle e immergervi completamente nella vivace quotidianità dei suoi abitanti.


Templi giainisti, haveli, antichi palazzi, vie anguste e ancora case, giardini, locali per l’accoglienza dei turisti. Jaisalmer vi conquisterà e farete fatica ad uscirne.
Non resta che cenare sulla terrazza del nostro hotel e godere dello splendido tramonto che ci porterà lentamente tra le braccia di Morfeo.

Il deserto del Thar
Jaisalmer ancora oggi è una città dall’intenso traffico ed è così che di prima mattina siamo svegliati dal rumore di autocarri, motorini, auto, animali, insomma tutto il repertorio acustico tipico di un grande centro dell’India.
Noi oggi vogliamo guidare verso le dune di questo deserto e gustarci quell’atmosfera che solo il deserto, la sabbia e le dune sanno regalare.
Per farlo puntiamo diritti su Sam e le sue dune che raggiungiamo imboccando la 33 Rd o Jaisalmer – Sam – Dhamana Rd, una strada diritta che taglia il deserto attraversando piccoli centri abitati, accampamenti di cammelli e campi tendati realizzati per i turisti. 45 chilometri di asfalto e di grande fascino.

Si guida un cammello
Una volta raggiunte le dune fatevi pure avvicinare dalle guide e dai loro cammelli, contrattate un buon prezzo ( anche qui è buon uso concedersi del tempo per le contrattazioni), parcheggiate la moto e mettetevi alla guida di un cammello, fa tutto parte del gioco e non ve ne pentirete.
Si pranza al ritorno in uno dei locali aperti lungo la strada prima di rientrare in città. Il pomeriggio lo vogliamo passare in compagnia degli abitanti di questo luogo magico che amano riunirsi intorno al Gadi Sagar.

Pomeriggio di quiete al Gadi Sagar
Un lago artificiale risalente al XIV sec. a pochi chilometri dalle mura dell’antico centro storico di Jaisalmer, padiglioni a cupola e i ghat, le scalinate sacre che scendono verso l’acqua. Si accede al sito attraversando un bellissimo portale in arenaria gialla per poi proseguire fino alle sponde del lago.
Qui potrete rilassarvi come fanno tante famiglie del luogo che passeggiano, pregano e acquistano prodotti locali dalle bancarelle o si fanno fotografare indossando bellissimi abiti tipici.

Qui possiamo godere della quiete e della tranquillità che viene meno una volta usciti dal portale.
Ultimi acquisti mentre il sole sta calando. Stoffe, ne raccoglieremo tante, e gioielli 🙂
Domani mattina abbandoneremo il nord per entrare nel cuore di questa regione che ci ha già conquistato.
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