All’estremo sud del Marocco, quasi ai confini con la Mauritania sono sorte piccole enclavi di surfisti che aspettano le onde soggiornando in piccoli villaggi di pescatori. Noi purtroppo non abbiamo così tanto tempo e dobbiamo risalire la costa sino a Tangeri, dove ci aspetta il ritorno. Ci accontentiamo (si fa per dire) di puntare verso nord, superare velocemente (si fa per dire) Agadir, il cui unico ricordo che conserviamo è il traffico caotico, e risalire verso Essaouira.
Marocco in moto – La N1 è perfetta
La N! si distende lungo la costa regalando passaggi che dopo il fulgore e lo stupore del deserto potrebbero anche apparire noiosi ma anche scorci interessanti da visitare. Nasconde anche una piccola meraviglia, alla quale giungiamo seguendo il suggerimento di un personaggio stranissimo che incontriamo dietro uno scoglio su una spiaggia. Lui ha deciso di vivere lì ed elargisce consigli dietro qualche spicciolo di ricompensa, chiesto ma non preteso. Dispensa comunque consigli preziosissimi ed è seguendo le sue indicazioni che arriviamo immergendoci in un paesaggio fantastico a Plage d’Imsouane.
La Plage d’Imsouane
Qui, nascosto, un piccolo porto fatto di pescherecci dai colori brillanti, come il blu intenso e il nero impazzano insieme a nomi suggestivi.
Pochi locali sul molo che cucinano pesce appena pescato e tanta, tanta bellezza. E’ un mondo semplice, che si è adattato, ma neanche poi tanto, alle esigenze di pochi turisti per lo più surfisti da onda. E’ un microcosmo dove le esigenze basilari dell’uomo diventano uno stile di vita e dove i colori che partono dall’azzurro del mare sino al blu dei pescherecci si mescolano al bianco delle rocce. L’Argan continua a disegnare il paesaggio a seconda delle forme che prende e continua a rendere tutto unico e irripetibile.
Usciamo da questo mondo convinti che potrebbe diventare anche il nostro e recuperando la N1, con ancora il gusto dell’orata gigantesca grigliata che sapeva di mare, risaliamo la costa verso Essaouira, convinti di aver lasciato dietro di noi un piccolo giardino dell’Eden.
Essaouira
Alte mura merlate, case bianche e azzurre strette l’una all’altra nella tipica urbanizzazione delle medine. Un porto che a fine giornata si anima per il rientro dei pescherecci.
Un ambiente unico e primitivo quello che ci avvolge appena fuori dalle mura, tra pescatori che scaricano il pescato e piccoli banchetti improvvisati, dove donne si affannano a mostrare il pesce pronto per la vendita. In alcuni punti si accendono fuochi e il pesce viene cotto, lì davanti a voi, insaporito da spezie sconosciute e mirabili e servito con pane. Con pochi spiccioli potrete arricchirvi di sapori nuovi che riporteranno le vostre papille gustative narcotizzate dal cibo da supermercato a risvegliarsi da un lungo sonno e se riuscirete a superare le barriere che separano il nostro stomaco sterilizzato dagli odori forti, dalla vita cruda e dall’aria satura che si agita intorno a voi vivrete un’esperienza unica e indimenticabile. Se invece non riuscirete a superare questo limite niente paura, subito fuori il porto diversi piccoli ristorantini offrono comunque piatti a base di pesce e altre delizie a vostra scelta.
Marocco in moto – Essaouira
Alte mura merlate, case bianche e azzurre strette l’una all’altra nella tipica urbanizzazione delle medine. Un porto che a fine giornata si anima per il rientro dei pescherecci.
Un ambiente unico e primitivo quello che ci avvolge appena fuori dalle mura, tra pescatori che scaricano il pescato e piccoli banchetti improvvisati, dove donne si affannano a mostrare il pesce pronto per la vendita. In alcuni punti si accendono fuochi e il pesce viene cotto, lì davanti a voi, insaporito da spezie sconosciute e mirabili e servito con pane. Con pochi spiccioli potrete arricchirvi di sapori nuovi che riporteranno le vostre papille gustative narcotizzate dal cibo da supermercato a risvegliarsi da un lungo sonno e se riuscirete a superare le barriere che separano il nostro stomaco sterilizzato dagli odori forti, dalla vita cruda e dall’aria satura che si agita intorno a voi vivrete un’esperienza unica e indimenticabile. Se invece non riuscirete a superare questo limite niente paura, subito fuori il porto diversi piccoli ristorantini offrono comunque piatti a base di pesce e altre delizie a vostra scelta.
Essaouira – un pò di storia
Troviamo la medina di Essaouira più turistica delle altre, piena di locali e negozietti che richiamano i tanti turisti ad acquistare i prodotti della zona. Fondata dai mercanti cartaginesi ma da sempre città berbera, Essaouira fu un’importante porto commerciale.
L’antica medina è circondata da imponenti bastioni merlati ed ancora protetta da cannoni risalenti al XVII e XVIII sec.. Assolutamente obbligatoria una passeggiata fuori le mura specialmente al tramonto quando gli ultimi raggi del sole illuminano e caricano di Pathos tutto l’ambiente circostante.
Dentro la medina piccoli laboratori degli intarsiatori di ebano e cedro che rilascia un odore raffinatissimo e dolce per l’olfatto, e ancora, laboratori di produzione e vendita dei prodotti dell’Argan, e ancora, borse lavorate in raffia e tanti altri oggetti tipici del luogo.
Oggi Essouaira è un centro turistico balneare pieno di turisti che giungono qui da ogni dove e questo caotico fermento lascia poco spazio alla vera anima di un borgo per molti versi ancora pervicacemente ancorato alla sua storia e alle sue tradizioni.
Dopo una notte passata in un fantastico Riadh immersi, nel cuore della città e nel canto dei muezzin, risaliamo in sella alla nostra moto che avevamo lasciato al di fuori delle mura merlate per riprendere il cammino. Il nord e nuove emozioni ci stanno attendendo.