1° giorno – Arusha
Il primo giorno è dedicato all’accoglienza. Arusha ha 270 mila abitanti e si trova ai piedi del monte Meru su un altopiano della Great Rift Valley e sembra rappresentare ciò che il nostro inconscio immagina di una città africana.
Caotica e attraversata da strade malmesse con fango e buche nelle immediate periferie, dove i veicoli impazziti seguono quasi senza regole il traffico cittadino. E poi ancora mercati affollatissimi che offrono di tutto, merce di tutti i tipi che viene allineata lungo i margini delle strade.
Questa è l’Africa bellezza! capace di stordire al primo impatto per poi farti sentire un pesce di quell’acquario una volta entrati in sintonia.

Ed è così che, sistemati in un hotel fuori dal centro, siamo pronti per la visita alla città. Qui prima di salire su un taxi è buona norma contrattare sul prezzo, quindi forza e coraggio pronti per una giornata divertente magari al Masaai Market dove, con molta pazienza e una buona dose di testardaggine, potrete portare a casa diversi oggetti di artigianato ad un prezzo decisamente abbordabile.
Una nota curiosa: il campanile di Arusha è stato costruito a metà strada tra la capitale egiziana, Il Cairo, e Città del Capo in Sud Africa, ovvero fra i due estremi di quello che fino a non moltissimo tempo fa è stato l’Impero coloniale britannico. Siete proprio al centro del continente africano.
2° giorno – da Arusha all’ombra del Kilimangiaro
Finalmente incontriamo la nostra moto, una delle otto Royal Enfield Himalayan che l’East African Motorcycles di Eric ha messo a disposizione.

Una moto versatile, con una cilindrata forse piccola ma con i suoi 24 cv. adatta a questo territorio dove alle poche strade asfaltate, peraltro molto ben tenute, si alternano piste di strada battuta che si allungano per chilometri e chilometri tagliando il territorio. Ecco infatti che, dopo appena una trentina di chilometri di strada asfaltata, si affronta la prima pista. Il divertimento può iniziare.
Piste fantastiche
Terra battuta, ghiaia e sullo sfondo il profilo del monte Meru, un vulcano di forma conica ancora attivo circondato dalla savana e coperto per buona parte delle sue pendici da foreste. Stiamo guidando lungo il Parco Nazionale di Arusha e, se abbiamo fortuna, potremo già avvistare i primi animali che vivono in quest’area densa di villaggi Maasai dove le attività principali di questo popolo, come l’agricoltura e l’allevamento del bestiame, fervono per gran parte lungo la strada.


Guidiamo in gruppo attraverso scenari già capaci di mozzare il fiato, ma ecco, dopo una curva, il Kilimanjaro alzarsi di fronte a noi ergendosi da un paesaggio che, chilometro dopo chilometro, diventa sempre più bello e coinvolgente.

All’ombra della grande montagna
Il Kilimanjaro si leva imponente toccando con la sua vetta più alta, il Kibo, i 5.895 metri che ne fanno la vetta più alta dell’Africa e la montagna singola più alta al mondo.
Di forma conica, con ghiacciai perenni che avvolgono la cima, raccoglie intorno a sè una delle zone più belle della Tanzania, ricca di foreste, e di zone desertiche dove, anche lungo i tracciati che attraverseremo, vivono in branchi zebre, gnu, giraffe e tanti altri animali.
Sotto le sue pendici la Maasai Steppe, un’area semiarida che il popolo dei Masai sfrutta per la pastorizia e dove sorgono i loro villaggi.Un luogo suggestivo e affascinante dove immergersi nel mondo di questo antico popolo, fiero ed elegante.
A fine giornata ecco il Simba Lodge
E’ dopo diversi chilometri di pista che incontriamo l’ultimo tratto di strada asfaltata che ci accompagnerà sin quasi l’entrata del Simba Lodge, una fattoria che oltre ad ospitare turisti vive dei prodotti che offre la terra e dell’allevamento del bestiame.

Il Simba Lodge è il luogo ideale dove rilassarsi immersi nella vegetazione che qui cresce rigogliosa, da innumerevoli varietà di fiori e dall’accoglienza veramente speciale. Un’ottima cena e una buona dormita e saremo pronti ad affrontare l’itinerario del giorno successivo, coi suoi 207 km il più lungo che affronteremo durante tutto il tour.
Forza dunque, godetevi la quiete di questo luogo, e la magnifica stellata che presto comparirà ad augurarvi la buona notte.