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Albania in moto – Da Durazzo a Scutari

Questa tappa è sponsorizzata da

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Prima tappa di un viaggio incredibile che ci porterà alla scoperta dell'Albania, la fiera "terra delle aquile". Durazzo e il suo porto ci aprono le porte di questa terra tutta da scoprire.

Albania in moto – Benvenuti al nord

Cullati dall’ospitalità dei traghetti dell’Adria Ferries si attracca al porto di Durazzo, popolarissima meta turistica balneare che per certi versi – e non è che proprio ci piaccia – ricalca le orme della ancor più famosa Rimini sulla costa romagnola.

Anche qui gli anni sessanta e settanta contrassegnati da uno sviluppo edilizio selvaggio hanno lasciato un segno. Palazzoni e costruzioni varie ancora oggi si allungano lungo la costa e purtroppo nulla potrà riportare queste zone alla loro primordiale bellezza, ma come nella sorella romagnola anche qui si è cercato di fare di necessità virtù attrezzandosi al meglio per offrire al turista, che cerca organizzazione e servizi più che natura e avventura, un ambiente confortevole e a suo modo anche particolare.

La notte a Durazzo splende di luci e di musica mentre le giornate possono trascorrere in riva al mare serviti e riveriti.

Interessante da visitare la torre saracena e la parte vecchia della città dove si trovano anche i resti di un anfiteatro romano che doveva essere molto grande e che oggi si pensa in qualche modo di riportare alla luce abbattendo gli obbrobri edilizi che sono stati costruiti fin sopra gli antichi resti.

Albania in moto - Da Durazzo a Scutari

In moto verso Scutari

Dopo una notte passata cullati dal rumore delle onde in un hotel situato proprio sulla spiaggia, in mattinata siamo pronti a salire verso nord. Direzione Scutari, ma prima, curiosi, cerchiamo di dare uno sguardo alla costa nord dell’Albania. atterrando dalla E762, che vorrebbe essere considerata un’autostrada ma in realtà è una strada a due corsie intasata dalle auto, a San Giovanni Medua ( in albanese Shengjin ) altra ridente località che troviamo piena di turisti.

Ci allunghiamo sulla la costa lungo una strada che si snoda tra i monti, dentro una vecchia base militare, circondati da foreste di pini mediterranei con un mare di un azzurro chiaro e brillante che invita alle immersioni.

Uno sguardo alla bella Shengjin

Da esplorare per la sua dolce bellezza anche la laguna che forma un’oasi naturalistica protetta: Kuna – Vaini. Spettacolare per la sua selvatica e incontaminata conformazione, un luogo di pace assoluta a poche centinaia di metri dalla caotica  e rumoreggiante località turistica.

Conquistati dalla bellezza naturalistica ma delusi dallo sviluppo che a questi luoghi si sta imprimendo con una privatizzazione massiccia del territorio, proseguiamo verso un’altra delle località turistiche del nord: Velipoje.

Alla scoperta di Velipoje

A pochi chilometri da Scutari, svoltando sulla SH27 inizia il nostro viaggio verso la località sull’Adriatico. Siamo ai confini con il Montenegro e allungando il braccio potremmo già essere di là, eppure ai tempi della dittatura di Hoxha queste linee ben marcate allora erano invalicabili e le zone di confine rimanevano povere, senza strade ne possibilità di comunicare con l’esterno.

Pensate che per raggiungerla, nonostante sia in linea d’aria solo 20 km da Shengjin, non avendo strade lungo la costa bisogna affrontare gli oltre 70 km della SH27 per superare le valli che la separano dall’entroterra. Erano comunque zone di mare dove gli albanesi trascorrevano le loro vacanze e oggi, non si può certo dire che questa vocazione sia scemata.

Sviluppatasi sull’estuario del fiume Bojana, uno dei pochi fiumi navigabili del paese, Velipoje mostra una lunga stesa di ombrelloni che coprono zone di spiaggia bellissime lambite da un mare Adriatico che qui regala sfumature di azzurro chiare e cristalline. Oggi la città pullula di turisti albanesi ma anche stranieri, attirati qui dal Montenegro e dal richiamo di i prezzi decisamente più bassi.

Albania in moto - Da Durazzo a Scutari

Albania in moto – arrivo a Scutari

La città ci attende ormai al tramonto adagiata sulle rive del lago omonimo, con la sua imponente rocca, il castello di Rozafa.

Fu costruito alle porte della città nel IV sec. avanti Cristo e ancora oggi si erge a sentinella e baluardo a difesa della cultura albanese contro le varie dominazioni, siano esse romane, normanne, veneziane, ottomane,  che hanno tentato di cancellarla.

Oggi Scutari non a caso viene definita la culla della cultura albanese ed i suoi abitanti portano questa riconoscimento con orgoglio e con onore. Onore che qui in Albania ancora oggi porta le tracce dell’antico Canun, leggi non scritte che governavano la convivenza degli abitanti di queste terre che possono essere assai cruente.

Alla scoperta della città

La città è molto bella, circondata da alti palazzi e larghe vie piene di negozi e centri commerciali dove pulsa un cuore antico, il centro storico, oggi pedonalizzato e aperto a feste ed eventi. Intorno al castello sono ancora oggi presenti vecchi nuclei di case che rimandano la loro costruzione ai resti delle antiche mura illiriche.

Da visitare oltre al castello anche un antico ponte ottomano: il ponte di Mes poco fuori la città, la cattedrale di Scutari e diverse moschee.

Per noi in serata festa della birra nel centro e meritato riposo in una della numerose guesthouse a buon mercato sparse per la città. Pulite, con wifi e poco costose.

Albania in moto - Da Durazzo a Scutari

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Informazioni per il viaggio

Tempi indicativi di percorrenza: 1 giorno

Dettagli percorso

Strade provinciale a due corsie prevalentemente in condizioni accettabili anche se non buonissime. Il primo tratto decisamente noioso ma poi presto tutto cambia

Note particolari

Se viaggiate nel periodo estivo indossate il costume così da potervi gettare in acqua all'occorrenza. Qui l'Adriatico è veramente bello

Km Percorsi

167

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